Inter-Borussia Dortmund, Sebastiano Esposito debutta in Champions

Champions League

L'attaccante 17enne, che non ha ancora debuttato in Serie A, diventa il più giovane esordiente in Champions per l'Inter (Bergomi mantiene il record se si considera anche la Coppa dei Campioni). Entrato nella ripresa al posto di Lukaku, il baby nerazzurro si è procurato il calcio di rigore che Burki ha parato a Lautaro Martinez

VIDEO. ESPOSITO SI PROCURA IL RIGORE

Sebastiano Esposito entra nella storia dell'Inter. Il 17enne di Castellammare di Stabia ha esordito in Champions League nella ripresa del match tra i nerazzurri e il Borussia Dortmund, sostituendo Lukaku. Senza aver ancora debuttato in Serie A, con i suoi 17 anni e 113 giorni, Esposito diventa così il secondo più giovane debuttante in Champions League nella storia dell'Inter, dietro solo a Beppe Bergomi, che aveva giocato la sua prima partita nell'allora Coppa dei Campioni a 17 anni e 72 giorni. "Giocare in Champions è il sogno di tutti i ragazzi che iniziano a giocare a calcio", ha detto dopo la partita. "Era anche il mio e non potrei essere più felice di aver raggiunto questo record. Ora sono qui e sono pronto a dare il mio contributo, a fare ciò che il mister mi chiede." Esposito, con i suoi 17 anni e 113 giorni, è secondo soltanto a Beppe Bergomi, ampliando il discorso alla Coppa dei Campioni: lo Zio nel 1981 debuttò nella massima competizione europea con 17 anni e 72 giorni.

Esposito, dal Mondiale sfumato alla Champions

Sebastiano Esposito ha dovuto rinunciare al Mondiale Under 17 per aiutare la prima squadra - su richiesta esplicita di Antonio Conte - dopo l'infortunio di Alexis Sanchez. Il classe 2002 è legato ai club tedeschi da un'altra statistica: aveva già esordito in Europa League contro l'Eintracht Francoforte, sempre a San Siro, nella passata stagione. Il suo ingresso in campo contro il Borussia Dortmund ha propiziato il rigore, poi fallito da Lautaro Martinez, dando segnali di strapotenza fisica oltre che un carattere da "adulto". Nel post-partita di Sky, tra i complimenti generali dello studio presidiato da Ilaria D'Amico, Esteban Cambiasso gli ha simpaticamente raccomandato di non esultare mai prima della realizzazione di un rigore. Ma è comprensibile che il ragazzo, dopo la cavalcata verso la porta con cui ha costretto al fallo un veterano come Hummels, abbia sentito la naturale esigenza di sprigionare un notevole carico di adrenalina accumulata.

Conte: "Ora capite che non sono pazzo"

Esposito si è guadagnato la fiducia di Antonio Conte che nel post-partita lo ha definito ai microfoni di Sky un "titolare a tutti gli effetti", puntualizzando che quando aveva deciso di non lasciarlo partire per i Mondiali di categoria non era stata una sua scelta folle, ma ben ponderata consapevole del fatto cha avrebbe avuto bisogno del giovane attaccante.

Prima la Champions e poi il campionato: i precedenti

Sebastiano Esposito è il secondo giocatore più giovane di questa Champions League (dietro solo ad Ansu Fati, nato il 31 ottobre 2002). Il ragazzo dell'Inter però è stato utilizzato nelle competizioni europee senza essere ancora sceso in campo in Serie A. Detto della sua presenza in Europa League nella passata stagione, il suo esordio in Champions lo ha consacrato nel calcio che conta, ma adesso attendiamo di vederlo in campionato. Non si tratta comunque di un caso senza precedenti. In tempi recenti, basti pensare all'epifania di Zaniolo: il gioiello della Roma, inizialmente conosciuto per l'operazione Nainggolan, si è fatto notare sul campo nel debutto in Champions al Santiago Bernabeu, il 19 settembre 2018: aveva 19 anni e fu schierato titolare da Eusebio Di Francesco, che una settimana dopo lo impiegò anche in Serie A nel successo per 4-0 sul Frosinone. Stesso destino era toccato a un diciottenne De Rossi, lanciato da Capello nel 2001 in una trasferta di Champions in Belgio, contro l'Anderlecht. DDR però dovette aspettare il 2003 per debuttare in Serie A. Un altro giocatore legato alla Roma, come i due sopracitati, è Bryan Cristante: oggi giallorosso ma in gioventù rossonero. E fu proprio il Milan che lo fece esordire in Champions prima ancora di schierarlo in Serie A. Un 16enne Bryan entrò nei minuti finali di un Viktoria Plzen-Milan del 2011. Storie che accomunano calciatori di livello, fino ad arrivare a un'icona del calcio mondiale come Cristiano Ronaldo. Sì, anche CR7, quando ancora non indossava il suo numero identificativo, esordì con lo Sporting Lisbona nei preliminari di Champions, contro l'Inter. E Gigi Di Biagio, allora nerazzurro, ricorda bene la richiesta di scambiarsi la maglia a fine gara, ritrovandosi quella maglia biancoverde numero 28 tra le mani. Un cimelio, con il senno di poi.