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Stephanie Frappart: "Io modello per le donne, ma non uso i social. Var utile per arbitri"

l'intervista
©Getty

La direttrice di gara francese si racconta alla Bbc: "Non uso i social, non leggo giornali che parlano dei miei arbitraggi: creo una bolla intorno a me. Mi sento un modello per le giovani donne. Var un bene per il calcio. Continuiamo a decidere sul campo ma almeno abbiamo un supporto in caso di grandi errori"

JUVE-DINAMO KIEV, FRAPPART PRIMO ARBITRO DONNA IN CHAMPIONS

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Prima donna ad arbitrare in Champions League,  in carriera ha diretto la finale di Supercoppa europea nel 2019, arbitrato in Ligue 1 e in Europa League. Stephanie Frappart si è raccontata in un'intervista rilasciata alla Bbc Sport: "So di essere un modello per molte donne e questo mi fa piacere - spiega la 37enne direttrice di gara francese, che a inizio dicembre ha diretto Juve-Dinamo Kiev in Champions - le giovani guardano il calcio in tv, quindi so che se sono qui in campo possono vedere che è possibile. Questa situazione aiuterà sicuramente alcune ragazze ad avvicinarsi al mondo dell'arbitraggio".

"Ignoro tutto quello che scrivono sugli arbitri"

La Frappart, che a luglio del 2019 ha anche diretto la finale del mondiale femminile tra Stati Uniti e Olanda, ha spiegato il suo segreto per non sentire la pressione: "Non ho social media - le sue parole - non ho mai letto i giornali su di me: in pratica mi creo una bolla. So che nel calcio tutti parlano di quel che ha fatto l'arbitro,e allora ignoro tutto. Preferisco agire così. Il mio ruolo con le ragazze che si avvicinano a questo mondo? Non spingo più di tanto su questo tasto, perché le donne devono essere libere di decidere". 

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"Var utile per evitare grandi errori"

Come tutti gli arbitri, la Frappart ha dovuto adattarsi all'introduzione del Var, fonte di dibattito tra tifosi, allenatori e giocatori. "Un ottimo aiuto - è la definizione che la francese dà della tecnologia nel calcio - noi continuiamo ad arbitrare come prima. Prendiamo la decisione sul campo di gioco e poi è bene avere un supporto in caso di grandi errori. Penso che sia un bene per il calcio".