Ceferin: "Sono stanco di parlare della Superlega. Idea final four per la Champions League"

le parole
©IPA/Fotogramma

Il presidente della UEFA, in un'intervista ad AS, parla di una nuova idea per la Champions League e torna a parlare della Superlega: "Stiamo lavorando su tante novità che non posso ancora dire al pubblico. Superlega? Hanno cercato di sfidarci, se vogliono giocare le loro competizioni non potranno più partecipare alle nostre"

"Sono abbastanza stanco di parlare della Superlega, non esiste più e avrebbe rovinato il calcio". Parla senza troppi giri di parole il presidente della UEFA Aleksander Ceferin, che in un'intervista ad AS torna a parlare del progetto presentato nell'aprile 2021: "Furono 2-3 giorni molto stressanti - ricorda Ceferin - ma alla fine è stata smentita una volta per tutte la sciocchezza di chi pensa che il calcio si possa comprare o sia solo per ricchi. Non accadrà mai". Il numero 1 della UEFA poi parla delle squadre che hanno promosso l'iniziativa: "Hanno cercato di sfidarci ovunque, se vogliono giocare la loro competizione possono farlo, ma non potrebbero giocare più le nostre. È divertente sapere che proprio questi club sono stati i primi a iscriversi alla Champions League". La presentazione del progetto Superlega ha incrinato anche i rapporti che Ceferin aveva con Agnelli e Florentino Perez: "Non voglio parlare del presidente della Juventus, il mio rapporto con lui è stato molto aperto e onesto. Prima che accadesse tutto avevo invitato Perez a Nyon per parlare di competizioni future, ma ha cancellato l'incontro con un sms solo 24 ore prima".

"Lavoriamo a grandi idee per la Champions League"

In seguito Ceferin parla anche delle idee future per la Champions League: "La Final Four potrebbe essere un'opzione. Stiamo lavorando su una grande idea, ma è troppo presto per condividerla con il pubblico. Intanto posso dire che la Champions è il miglior modo per promuovere il calcio, la miglior competizione sportiva del mondo". In chiusura il presidente parla anche della regola del gol in trasferta: "Sono felice che sia cambiata, mi dicevano che ci sarebbero stati più rigori ma non è stato così perché i club che giocano la Champions sono i migliori. Per loro giocare in trasferta è quasi come giocare in casa. Non vedo l'ora che arrivi la finale". 

CopertinaRL

leggi anche

Real-Liverpool, chi c'era nella finale del 2018