La Uefa vieta le partite in Transnistria: Sheriff senza stadio in Champions League

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Il Comitato Esecutivo della Uefa ha deciso che, fino a nuovo avviso, non verranno disputate partite delle competizioni europee nella regione separatista per quanto sta accadendo in Ucraina. Lo Sheriff dovrà trovare un nuovo stadio per il preliminare di Champions contro lo Zrinjski Mostar

Nessuna partita delle competizioni europee verrà giocata in Transnistria fino a nuovo avviso. È questa la decisione presa dal Comitato Esecutivo della Uefa a causa della guerra in Ucraina e della posizione filorussa della piccola regione separatista. "La scelta si basa su considerazioni e conclusioni tratte da agenzie specializzate in analisi politiche e strategiche internazionali - spiega la Uefa in un comunicato - a seguito della situazione attuale della Transnistria".

Sheriff a caccia di uno stadio

La decisione della Uefa colpisce lo Sheriff Tiraspol, unica squadra della regione che disputa competizioni europee. Il 13 luglio, infatti, è in programma la sfida di ritorno del primo turno di qualificazione di Champions tra lo Sheriff e i bosniaci del Zrinjski Mostar. Una partita che, a oggi, non si sa in quale stadio verrà disputata visto che non si potrà giocare e non si potrà giocare alla "Sheriff Small Arena" di Tiraspol. La Uefa ha chiesto alla formazione moldava di trovare una sede alternativa fuori dalla Transnistria che rispetti tutti i requisiti. 

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