Benitez: "Il Napoli vincerà lo scudetto. In Champions può arrivare in fondo"
l'intervistaL'allenatore spagnolo si racconta a Sky in vista della gara di Champions tra Liverpool e Real Madrid: "Vinicius sta facendo la differenza". E sul Napoli: "Lavoro di gruppo straordinario. Osimhen mi ricorda Torres. Gli azzurri possono arrivare fino in fondo in Europa"
Liverpool-Real Madrid è una partita speciale per Rafael Benitez che è stato allenatore di entrambe le squadre: prima degli inglesi, dal 2004 al 2010, e poi degli spagnoli, dal 2015 al 2016. In attesa del big match di Champions League, ha aperto la porta di casa a Sky Sport e si è raccontato nell’intervista rilasciata a Giorgia Cenni. Lui che ha un rapporto profondo e speciale con l’Italia: “Mi piace tantissimo, sono stato all’Inter e poi al Napoli, ho tanti ricordi. Per la gente, per i titoli e per l’ambiente calcistico. Simile a quello spagnolo".
A proposito di Italia, il Napoli cosa ha di speciale in questo momento?
"Spalletti è un allenatore con esperienza, vince e lo fa bene. In una città dove il calcio è molto sentito lo sta facendo benissimo. Gli ho detto che avrebbero vinto il campionato, lui mi ha detto: 'No, non parliamone per scaramanzia'. Ma alla fine credo che andrà così. La Champions? La squadra è forte, hanno tanta fiducia, credo che possano fare un buon percorso. Non so dove potranno arrivare, ma hanno capacità, qualità e un allenatore con esperienza. Quindi credo possa arrivare fino in fondo".
Che giocatori sono Kvara e Osimhen?
"Osimhen mi ricorda Torres. Un giocatore molto veloce e forte di testa. Ma quando parliamo del Napoli non è giusto parlare di un singolo calciatore, è un gran lavoro di squadra quello degli azzurri".
Il suo è un lavoro difficile, cosa deve dire nell’intervallo di una partita un allenatore? Magari in una finale come quella giocata a Istanbul contro il Milan...
"Normalmente devi essere tranquillo, la difficoltà è parlare in inglese e dire quello che vuoi senza perdere il messaggio perché magari hai sbagliato qualche parola. Cosa ho detto all'intervallo della finale contro il Milan? Che dovevamo cambiare la difesa a tre, che non avevamo nulla da perdere, che avevamo lavorato molto, che con un gol saremmo tornati in partita. Alla fine sappiamo tutti come è andata".
Che atmosfera vivremo ad Anfield?
"Sarà difficile perché una partita di calcio è sempre imprevedibile. Vinicius è l'uomo più pericoloso del Real, quello che sta facendo la differenza, che corre dietro la difesa a sinistra. Il Liverpool ha la stessa situazione a destra, Alexander-Arnold è il giocatore che va più in alto della difesa, attacca per fare cross: se il Real attacca questo spazio sarà un problema per il Liverpool. Se il Liverpool esce con Arnold e Vinicius non corre con lui sarà un problema per il Real".
Un voto allo stadio?
"È fantastico. Gli spalti sono più vicini al campo e si percepisce il calore dei tifosi. Il mio posto preferito? La panchina, naturalmente. Ma Klopp ora sta facendo benissimo...".
Non è finito il ciclo di Klopp al Liverpool quindi...
"Secondo me no. Se comprano due o tre calciatori, cambia la dinamica. I tifosi sono sempre accanto alla squadra, che è competitiva".