Milan-Inter, il confronto delle rose a Sky Calcio Club
Esperienza internazionale, contributo delle panchine e incidenza delle palle inattive. A Sky Calcio Club hanno messo a confronto le rose di Inter e Milan su queste tre voci ed ecco cosa è venuto fuori....
- Prendendo in esame l'11 tipo di Inzaghi sono 672 le presenze complessive nelle coppe europee per i giocatori nerazzurri, una media di 61 incontri internazionali a testa. Dal computo sono escluse le partite con le rispettive nazionali
- Mkhitaryan: 135 presenze
- Dzeko: 125 presenze
- Lukaku: 78 presenze (fuori dai titolari nella gara d'andata)
- Calhanoglu: 68 presenze
- Onana: 66 presenze
- Lo stesso dato in riferimento ai rossoneri viene quasi dimezzato rispetto ai cugini. Il computo delle presenze nelle coppe europee dei giocatori di Pioli nell'11 tipo, infatti, è di 372. Il numero di presenze di ognuno di loro va dalle 20 alle 30, fatta eccezione per Giroud che primeggia con 82 gare a livello internazionale e una Champions già in bacheca
- Ibrahimovic: 146 presenze (fuori lista e infortunato)
- Giroud: 82 presenze
- Tatarusanu: 69 presenze (fuori lista)
- Florenzi: 56 presenze (fuori nella gara d'andata e infortunato)
- Origi: 53 presenze (fuori dai titolari nella gara d'andata)
- Un altro fattore da cui hanno tratto vantaggio i nerazzurri è la profondità della rosa. I sei cambi più frequenti di Inzaghi non solo garantiscono un rating alto (dal 6.32 di Gagliardini al 6.92 di Brozovic) ma anche, e soprattutto, gol: ben 17, di cui quasi la metà di Lukaku. Quasi in linea con gli expected goals complessivi di loro sei che si attesta al 17.9
- La valutazione dei "primi" cambi è totalmente differente per quanto riguarda i rossoneri. Se si fa eccezione per il rating - pressoché simile (dal 6.33 di Origi al 6.85 di Messias) - i gol totali arrivati dalle riserve più utilizzate da Pioli sono solamente 10, di cui la metà portano la firma di Messias. L'expected goals complessivo dei sei? 10.8, in linea con le reti effettivamente realizzate ma ben lontano rispetto al dato dell'Inter
- Un altro neo dei rossoneri è legato anche ai calci piazzati: il 37% delle reti incassate, infatti, sono arrivate da situazioni da fermo, dato che aumenta addirittura al 40% (il doppio rispetto alla media generale) in Champions League: 3 da calcio d'angolo e 1 su calcio da rigore rispetto alle 10 subite in totale. Così è arrivato il gol di Dzeko all'andata (come quello di Lautaro nel derby di campionato) e così è arrivato quello di Wisniewski nel ko di La Spezia
- A prescindere dal valore in sé dei giocatori, sono dunque tre i fattori che vedono l'Inter prevalere sul Milan, evidenziati anche dalla partita d'andata (dove i rossoneri, va ricordato, erano senza il loro miglior giocatore, Leao)
- L'esperienza internazionale dei nerazzurri doppia rispetto a quella dei rossoneri, così come quasi due volte maggiore è l'apporto della panchina di Inzaghi rispetto a quella di Pioli. E, infine, l'incidenza dei calci da fermo.