Inter-Milan: Maldini: "Divario con l'Inter è reale, nelle ultime 4 non c'è stata partita"

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Il direttore dell'area tecnica del Milan commenta l'eliminazione in semifinale di Champions: "E' stato un percorso belo e inatteso, l'Inter è stata più brava di noi. Non siamo ancora pronti per competere su due fronti". Ed ancora: "La proprietà ha chiesto di costruire un progetto prendendo talenti che devono crescere come De Ketelaere, anche Tonali al primo anno era in difficoltà. Origi? Quest'anno non ha dato ciò che speravamo ma ci aspettiamo tantissimo da lui"

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Paolo Maldini analizza con grande eleganza e sportività la sconfitta del suo Milan nella semifinale di Champions contro l'Inter: "Più si va avanti e più diventa bello ma dobbiamo essere consci del nostro livello - dice - L'Inter ha meritato, Il divario è stato reale e nelle ultime 4 partite non c'è stata gara. Oggi è stata giocato un pochino meglio, ma compromessa da quella dell'andata. È una maniera di giocare quella dell'Inter che ci dà fastidio e non riusciamo a trovare contromisure, poi abbiamo fatto fatica anche contro squadre meno forti dell'Inter nell'ultimo periodo. In generale però abbiamo fatto un percorso fantastico e inaspettato, questa sconfitta può essere vista come negativa ma noi non siamo ancora pronti per competere su due fronti". Poi specifica: "I campioni riescono a resettare a livello psico-fisico come se non avessero giocato tre giorni prima. E' un discorso di tempo, è la prima semifinale per molti dei nostri giocatori, all'andata siamo entrati con paura. Queste sono tutte esperienze per il futuro di un club che deve ricordare da dove è partito, non c'è continuità con il Milan di Berlusconi, perché prima c'è stato un altro periodo, abbiamo fatto tanti sacrifici e dobbiamo essere vogliosi e consapevoli di dove siamo arrivati".

"De Ketelaere? Potevamo prendere Dybala ma dobbiamo costruire un progetto"

Maldini parla di ulteriore crescita de club e di conseguenza della squadra: "Abbiamo dei giocatori che devono crescere, abbiamo dei 2000 o 2001, dei 1999 e quando ti appoggi su questi ragazzi magari anche la loro performance ne risente. Non siamo in un periodo felicissimo ma dobbiamo dire che in questa stagione loro (l'Inter) sono stati più bravi di noi". Dunque un Milan che ha bisogno di campioni e a cui è mancata la crescita dei talenti acquistati: "De Ketelaere? Un esempio di giocatore che deve crescere, potevamo prendere Dybala ma ci siamo chiesti se sarebbe stato giusto. Abbiamo voglia di costruire un progetto, di prendere talenti, è stato così per Tonali e lo è ora per Charles - spiega ancora - E' un progetto condiviso con la proprietà e serve un po' di tempo rimanendo consapevoli di essere il Milan, un club che ha una storia grandissima".

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"Le critiche? Avere responsabilità è una bella cosa"

Nell'ultimo periodo qualche critica di troppo è piovuta rispetto all'operato della società: "Noi criticati? Le cose reali che non sono influenzate dal momento le vediamo noi, avere responsabilità è una bella cosa". E ancora su qualche giocatore che ha deluso le attese: "Origi? Ha tutto per essere un grande calciatore, fa fatica a determinare in zona porta e questo è un problema, ci aspettiamo ancora tantissimo da lui, è stato un investimento importante, guardandolo in allenamento sappiamo cosa può fare, lui non è riuscito a dare ciò che speravamo".