Inter-City, Lautaro: "Manca l'ultimo sforzo, anche loro devono preoccuparsi"
media day interIl "Toro" punta il City ma anche i 30 gol stagionali di Milito, nella magica stagione del Triplete: "Manca una doppietta? Segnali che mi arrivano, a volte ci credi e a volte no: anche con l'Argentina sono successe delle cose prima di vincere il Mondiale...". Poi avverte il City: "Anche loro devono temerci"
Il sogno Champions per coronare quella che sarebbe una stagione perfetta, il paragone con il Milito del 2010: intervistato da Sky Sport, Lautaro Martinez ha parlato della finale contro il Manchester City a pochi giorni da quella che definisce “la partita più importante della nostra vita a livello di club” (venendo da una finale Mondiale vinta con l’Argentina).
"Manca l'ultimo sforzo"
“Sto vivendo un periodo bellissimo, importante. Per me e per la mia famiglia. Io ho sempre dato il massimo da quando sono all'Inter, abbiamo portato tantissimi trofei e ora possiamo vivere un sogno. Siamo lì a un passo, manca un ultimo sforzo, siamo pronti per questa settimana per preparare al meglio questa partita che è la più importante della nostra carriera. Se dovremo essere concentrati per 90 minuti? No, 120 minuti: da quando saliamo sul pullman fino alla fine della partita. Dobbiamo lasciare l’anima e il cuore dentro il campo ed essere quelli degli ultimi due mesi. Cercheremo di essere tranquilli e goderci questa partita".
"Da dove nasce la nostra fiducia? La nostra stagione è andata così così in campionato, non siamo stati quelli che siamo. In Champions abbiamo fatto un cammino lungo e difficile fatto di unione e di testa e di bel gioco. Abbiamo messo a posto il campionato, vinto Supercoppa e Coppa Italia e ci manca l'ultimo passo. Dobbiamo tirare fuori tutto per portare il trofeo a Milano".
Una doppietta per raggiungere Milito
Infine, sul paragone-suggestione con Milito, che nel 2010 chiuse la stagione con 30 gol (e una doppietta in finale di Champions contro il Bayern), mentre il Toro, per adesso, è a 28: “Sono cose che mi arrivano, a volte ci credi e a volte no. Con l'Argentina sono successe tante cose prima di vincere la Coppa del Mondo. Dobbiamo affrontare il City a testa alta e petto in fuori. Anche loro dovranno preoccuparsi di noi”.