Lazio-Celtic, Immobile: "Non metto me stesso prima della squadra"
lazioIn panchina, ma non arrabbiato: "Siamo in un momento di squadra difficile, gli individualismi rallenterebbero la nostra crescita". Un vero capitano Ciro Immobile, determinante nella vittoria della Lazio: "Non riesco a spiegarmi perché in campionato stiamo faticando, l'entusiasmo e la voglia di lavorare non devono mai mancare". La doppietta però può rilanciare sia la sua stagione che quella della Lazio: "I gol mi danno tanta fiducia, mi stavano mancando le mie qualità principali"
Immobile è tornato, la Lazio è tornata. Sembra il riassunto perfetto della partita contro il Celtic, ma il capitano biancoceleste sa che bisogna cambiare registro anche in campionato: "Stiamo facendo l'errore inconscio di esaltarci più per la Champions che non per il campionato, ma anche lì dobbiamo migliorare. Non mi riesco a spiegare il nostro momento, l'entusiasmo e la voglia di lavorare non devono mai mancare. Anche perché stiamo partecipando in Champions grazie all'ottima stagione scorsa, siamo in crisi di risultati e non ci nascondiamo. Gli ultimi due giorni sono stati impegnativi dal punto di vista mentale", ha detto il centravanti a Sky Sport.
"Sono abituato alle critiche, quelle di quest'anno erano ingiuste"
La panchina dal primo minuto lo ha stimolato e non affossato: "Ho avuto modo di leggere la partita e capire come rendermi utile. Non ho pensato all'esclusione, viviamo un momento difficile di squadra e mettere davanti le cose personali rallenterebbe la nostra crescita". La doppietta però è fondamentale per proseguire la stagione nella maniera migliore: "Sono molto autocritico, stavo mancando nelle mie qualità principali, nella capacità di muovermi in area e sul filo del fuorigioco. I gol di stasera mi danno tanta fiducia, sono contento sia per me che per la squadra". Squadra a cui manca poco per qualificarsi agli ottavi: "Sapevamo che era un girone equilibrato, con squadre abituate a giocare la competizione. Il pareggio e la vittoria all'ultimo minuto nelle prime due partite ci hanno dato grande morale, peccato per la partita completamente sbagliata di Rotterdam, altrimenti staremmo già festeggiando". Sulle critiche ricevute nei primi mesi della stagione: "Sono sempre stato abituato a rispondere sul campo alle critiche giuste, quelle di quest'anno erano diverse e mi hanno infastidito. Non stavo bene fisicamente e ci ho messo un po' a rispondere, ora ci sono riuscito".