Lazio, Sarri: "Oggi c'era il vero Bayern, l'esperienza in Champions è positiva"

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L'allenatore della Lazio commenta l'eliminazione dalla Champions: "Il divario tecnico c'è e il secondo gol ci ha tolto la convinzione di potercela fare, prima avevamo giocato su buoni livelli sfiorando anche il vantaggio". Bilancio dell'esperienza europea: "Certamente positivo, ora cerchiamo di concentrarci sul campionato per provare a risalire"

BAYERN-LAZIO 3-0 -PAGELLE

Non è un Maurizio Sarri amareggiato al termine del ko contro la Lazio ma certamente consapevole della superiorità tecnica del Bayern: "Fino al secondo gol abbiamo giocato su buoni livelli, stasera era il Bayern vero, ci sta per queste squadre in questa manifestazione, eravamo riusciti a stare bene in gara, abbiamo avuto la chance per segnare - spiega - L'1-0 non ci aveva tolto le speranze, il secondo gol ci ha fatto rientrare negli spogliati con la delusione e poca convinzione di poterla rimettere a posto". Un pensiero all'andata dove forse si poteva segnare qualche gol in più: "L'andata? Sì il pensiero c'è stato per non aver segnato di più a Roma, poteva essere un'altra storia però c'è da dire che il divario tecnico c'è". In Europa sembra esserci un'altro ritmo rispetto al campionato italiano: "Un'altra intensità dipende dal fatto che la qualità degli altri è alta, cambio modulo? Neanche per sogno - conclude - Il bilancio è positivo comunque. Tornare in Champions? Siamo ai limiti in campionato, Champions e Coppa Italia bene, ora vediamo di concentrarci sul campionato e provare a risalire".

Provedel: "Rammarico per non aver fatto qualcosa in più"

Tra i protagonisti di questa Champions nella Lazio c'è statao sicuramente Ivan provedel, autore anche di un gol: "Quello resta un piacevole ricordo - dice - Resta il rammarico di non essere riusciti a fare qualcosa in più perché si poteva". Ed ancora: "E' stato un peccato perché nonostante la loro superiorità tecnica eravamo riusciti a creare qualcosa ma poi dopo il gol non siamo riusciti a rimanere in campo ordinati come avevamo fatto prima - spiega ancora - Il ritmo della Champions è questo, Capello ha ragione perché oltre la qualità ci vuole quel tipo di intensità che fino a un punto c'è stata ma poi è mancata e non ci ha permesso di avere la possibilità di qualificarci". Cosa rimane di questa campagna europea: "Questa Champions per noi deve essere uno stimolo, perché gli ottavi ce li siamo guadagnati così come la possibilità di sognare fino a stasera".