Milan-Liverpool, Morata: "Dobbiamo fare una grande Champions"

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Alla vigilia del debutto in Champions contro il Liverpool, domani sera alle 21 in esclusiva su Sky Sport, parla l’attaccante spagnolo: “Al Milan c’è tanta storia, dobbiamo fare una grande Champions. Mi riempie di orgoglio vedere a Milanello le foto di Maldini, Ibra, Kakà, Sheva, Ronaldo, è una responsabilità. Al Milan sei obbligato a dare tutto. Con il Liverpool non servono motivazioni extra, dobbiamo giocare come se fosse la finale”

MILAN-LIVERPOOL LIVE

La nuova Champions del Milan inizia con la sfida al Liverpool,  live domani alle 21 su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. Una classica del calcio europeo, con le indimenticabili finali di Istanbul 2005 e Atene 2007. Real Madrid a parte, nessuno ha vinto tante Champions quante il Milan, 7, mentre 6 sono quelle del Liverpool. Alla vigilia della sfida, ha parlato a Sky Sport Alvaro Morata, al debutto in Champions in rossonero.

Hai detto che guardi la manica della maglia e vedi scritto 7, che è il tuo numero ma anche quello delle Champions vinte dal Milan

"La Champions è diversa, si capisce già vedendo il pallone con le stelline. Qui al Milan c’è tanta storia, mi riempie di orgoglio quando mangio e vedo le foto di Maldini, Ibra, Kakà, Sheva, Ronaldo, è una responsabilità che dobbiamo assumerci e godersi. Dobbiamo difenderla, siamo il Milan e dobbiamo fare una grande Champions"

 

Da appassionato di calcio ti ricordi le finali di Champions tra Milan e Liverpool: senti anche tu un’atmosfera diversa?

"Se non c’è qua dove la Champions l’hanno vinta sette volte dove dovrebbe esserci... Quando indossi questa maglia, puoi vincere o perdere, ma sei obbligato a dare tutto. Non dobbiamo pensare alla prossima partita, dobbiamo pensare come se fosse la finale"

Come stai? Esordio con gol ma poi ti sei fermato. Sei pronto per Liverpool e Inter?

"Sono partite in cui non serve extra motivazione nello spogliatoio, né parole in più, queste partite tutti le giochiamo con la Playstation. Si può vincere o perdere, non si può domani sera tornare a casa e non essere distrutti"

 

Il Liverpool non aveva mai subito gol, il Nottingham Forest sabato li ha feriti: il Milan dopo la sosta ha fatto quattro gol al Venezia e tu hai detto che non era un caso...

"Tutti i cambi hanno bisogno di tempo, abbiamo cambiato allenatore, sono arrivati nuovi giocatori… E’ vero che questa società non ti permette di avere tanto tempo a disposizione ma a tratti abbiamo fatto bene, poi la palla entra o non entra. Adesso dobbiamo continuare così"

 

Sei emozionato?

"Certo, la prima cosa che ho fatto arrivato al Milan è stata andare al negozio a prendere la mia maglia con lo stemma della Champions, perché è storia. Da piccolo avevo una maglietta di Kakà e ricordo quel gol a Manchester, uno dei più belli che abbia mai visto. Un ricordo bellissimo, mi emoziono e voglio fare molto bene domani e in tutta la Champions. Non vedo l’ora di salire sul pullman e scendere in campo"

Morata in conferenza: “4-0 al Venezia non è un caso”

"Sto bene, sono fiducioso -ha detto Morata in conferenza stampa- Fisicamente sto bene, non sarei a disposizione se non potessi dare tutto. Ho lavorato tanto per migliorare la mia condizione. Anche la società mi ha aiutato facendomi accompagnare da persone dello staff in Spagna per la mia situazione personale. Li ringrazio per questo e ho ancora più voglia di correre e dare il massimo. Devi sognare perché hai la maglia del Milan sulla manica c'è scritto 7 (il numero delle Champions vinte, ndr), è una responsabilità. C'è tanta qualità in questa squadra e possiamo vincere contro chiunque. Noi siamo qui per vincere, il Milan deve vincere. Nelle ultime settimane c'è stato un cambiamento, vogliamo vincere sempre. Dobbiamo essere consapevoli di essere qui per vincere e non per passare il tempo. Dobbiamo crederci, ora crediamo di più di poter lottare con tutti. Prima eravamo un po' umorali: se subivamo un gol andavamo già, se la dominavamo andavamo più forte. Dobbiamo giocare con le nostre idee, non è un caso la vittoria con il Venezia, non abbiamo vinto perché era il Venezia. Dipende da come abbiamo lavorato in settimana. Se non ci crediamo noi, non ci crederà nemmeno la gente".