Bologna-Shakhtar Donetsk, Italiano in conferenza stampa: "Non faremo le comparse"
Alla vigilia dell'esordio in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk (domani alle 18:45 in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW) l'allenatore del Bologna presenta la sfida: "Emozione forte, ma spinti dal nostro pubblico faremo vedere di cosa siamo capaci. Vivremo un percorso bellissimo, non vogliamo fare le comparse. Promesse? Impegno, sudore, sacrificio e bel gioco". E Orsolini aggiunge: "Anche un pizzico di follia non guasta mai"
Dopo 60 anni il Bologna torna a giocare la massima competizione europea e l'emozione nell'ambiente è più che comprensibile. Alla vigilia della gara d'esordio nella nuova Champions League che vedrà impegnati i rossoblù di Italiano contro lo Shakhtar Donetsk (mercoledì alle 18:45 in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW), l'allenatore del Bologna ha parlato ai microfoni di Sky anticipandone i temi.
Come si fa a volgere l’emozione a proprio favore alla vigilia di questo esordio?
"È un’emozione forte, un esordio per me, per tanti ragazzi e per l’intero popolo rossoblù. È la competizione più prestigiosa, affrontiamo squadre di altissimo livello ma giochiamo in casa e nelle precedenti due gare in casa in campionato abbiamo fatto vedere di cosa siamo capaci, commettendo pochi errori ed essendo tanto qualitativi. Spero che domani, spinti dal nostro pubblico, si possa vedere un Bologna che sa di giocarsi tantissimo: è la prima di un minicampionato in cui dobbiamo ottimizzare tutto ciò che l’avversario ci concede"
La lezione di Como, con il 2-2 acciuffato in rimonta nel recupero dopo essere stati sotto 2-0, ha dato dei segnali?
"Ha confermato che lontano dal Dall’Ara dobbiamo cresere e migliorare. Gli ultimi 20’ personalmente mi hano dato segnali bellissimi, che sono quelli di un gruppo coeso e unito in cui chi entra lo fa con lo spirito giusto e per cambiare le sorti della partita. Mi auguro che sia un’iniezione di fiducia in vista di domani"
A voi piace giocare all'attacco e quella metacampo offensiva è una sorta di "paradiso", ma diventa "purgatorio" quando si prendono le ripartenze: bisogna lavorarci?
"Abbiamo la grandissima capacità di arrivare a ridosso dell’area e stiamo anche rischiando poco, ma quando consegni palloni sanguinosi all'avversario presti il fianco alle ripartenze, devi rincorrere, fai fatica e non sei più lucido quando hai la palla. Se c’è un aspetto che dobbiamo migliorare, soprattutto in funzione della Champions dove ci sono avversari con qualità, velocità e concretezza, è questo: meno errori e meno palloni consegnati agli avversari"
Castro, con gol e assist, è entrato bene: dubbi di formazione?
"Castro è entrato con atteggiamento e spirito bellissimi, quello che un allenatore vorrebbe sempre da chi non gioca dall’inizio e subentra perché con i cinque cambi tutti devono sapere che possono essere determinanti. Lui ha fatto il lavoro del centravanti: concreto su quella palla vagante, bravissimo a lavorare una palla sporca e consegnarla al compagno, ha fatto quello che gli si chiede soprattutto negli ultimi 20 metri. Sono contento di quello che sta facendo ma sono convinto che crescerà anche Dallinga: viene da un campionato diverso, gli serve tempo, è un po’ in difficoltà nel comunicare coi compagni, deve superare un po’ la timidezza ma appena si sbloccherà ci darà una grande mano".
Orsolini:"Un pizzico di follia non guasterà"
Ai microfoni di Sky ha parlato anche Riccardo Orsolini, emozionato ma molto determinato: “Questa è la regina delle competizioni, con i più forti giocatori del mondo: abbiamo già scritto la storia l’anno scorso e vogliamo continuare”
Cosa servirà? Cuore, gambe, polmoni, idee…?
“Un po’ di tutto: bisogna essere innanzitutto concentrati e capire quel che si sta andando ad affrontare. Un pizzico di follia non guasta mai per superare ostacoli come l’ansia da prestazione. Siamo concentrati e vogliosi, è un’occasione più unica che rara per tanti di noi… e anche per il pubblico”
In casa avete finalizzato poco e perso tanti palloni...
“Abbiamo fatto vedere il nostro valore a sprazzi nelle due gare casalinghe, mettendo in mostra le nostre caratteristiche della stagione scorsa come aggressione, palleggio nella metacampo avversaria, occasioni create, e poi in trasferta un po’ troppa leggerezza e ripartenze subite, ma siamo un cantiere, stiamo ancora lavorando per limare questi difettucci. Vogliamo solo dimostrare al pubblico di Bologna, nazionale ma ora anche internazionale che possiamo mettere in difficoltà tutti e non vogliamo essere la vittima sacrificale di nessuno”
Passa molto dalle partite in casa?
“Fare progetti o piani per la qualificazione è difficile, gran parte del percorso in questa competizione passa dalle partite casalinghe, lo sappiamo. Poi ovviamente andremo anche a battagliare in Portogallo e in Inghilterra. Il Liverpool? Sono partite che guardi dal divano di casa di solito, entrare in quello stadio è qualcosa di unico, dovremo goderci il momento e cercare di scrivere un’altra paginetta di storia del Bologna”
Vincenzo Italiano e Riccardo Orsolini hanno parlato anche in conferenza stampa. Ecco le domande dei giornalisti a cui hanno risposto:
Il bello dello sport è mettere sullo stesso piano delle altre anche una squadra che sta vivendo in un terreno di guerra
"Ne abbiamo parlato: questa società e questi ragazzi stanno vivendo qualcosa che non si augurerebbe mai nessuno. Speriamo tutti che conflitti come questo cessino velocemente. Portiamo grande rispetto per questi ragazzi che si stanno allenando lontano da casa pur di poter portare avanti la loro passione".
A livello personale come sta vivendo questa esperienza?
"Mi aiuta tantissimo pensare a quello che ho vissuto negli ultimi due anni, girando l'Europa e percependo le atmosfere di stadi e tifoserie calsiddime. So a cosa stiamo andando incontro e l'esperienza passata mi ha insegnato a gestire le emozioni. Credo che questa esperienza, come ha aiutato me, aiuterà tanto i ragazzi che non hanno mai vissuto l'Europa".
Lo Shakhtar è una squadra molto giovane che nell'ultimo fine settimana ha vinto bene
"Già sul pullman tornando da Como ci siamo proiettati sullo Shakhtar. Sono una squadra giovane che ha una proiezione offensiva importante, con nazionali di valore. Dobbiamo cercare di essere aggressivi e lavorare bene sull'1 contro 1, evitando il più possibile gli errori. Crediamo però di poterli mettere in difficoltà".
Domanda per tutti: Qual è la vostra promessa alla gente di Bologna, che non farete mancare mai?
Orsolini: "Promesse non se ne fanno, ma posso garantire che non mancherà la voglia, l'atteggiamento, la volontà di sputare sangue in campo. Quello che abbiamo fatto fino ad ora è una fiamma che deve accendere il fuoco di questa nuova stagione. Ciò che si è creato lo scorso anno è stato qualcosa di incredibile, per le alchimie che si sono create tra piazza, squadra e staff. Piacerebbe anche a me rivivere quei momenti sul pullman in piazza, ma oggi dobbiamo pensare solo a lavorare per fare in modo di avvicinarsi il più possibile a qualcosa di simile"
De Silvestri: "L'impegno è qualcosa che possiamo sicuramente promettere alla tifoseria. Inoltre la coesione del gruppo, con lo staff e con la tifoseria perché sono quelle cose che lo scorso anno hanno fatto la differenza".
Italiano: "In due partite ho capito che cosa vuole vedere il pubblico di Bologna: impegno, sudore, sacrificio e bel gioco. Siamo quindi obbligati a mostrare tutto questo, per il nostro pubblico"
Quanto manca al Bologna che Vincenzo Italiano si immaginava?
"Ci stiamo abituando. In questo momento abbiamo ancora degli alti e bassi: ho visto situazioni in cui abbiamo fatto quello che avevamo provato, altre in cui si è capito che non avevamo ancora ben amalgamato alcuni concetti. Io credo che due mesi siano pochi per dare la propria impronta a una squadra, considerando poi i tanti giocatori impegnati con le nazionali e quelli infortunati. Dovremo essere bravi a interpretare al meglio i vari momenti delle partite, iniziando da domani. Questa è una squadra che ha dimostrato in passato che non esistono le partite in casa e quelle fuori: dovremo essere bravi a ricreare questo".
Domanda per Orsolini: Anche per te quella di domani potrebbe essere la partita del riscatto?
"Io non la definirei la partita del riscatto. Sono passate quattro giornate di campionato e questo per noi è l'anno 0 perché abbiamo cambiato l'allenatore e perso diversi giocatori. Ad oggi dobbiamo smaltire ancora i carichi del ritiro e i nuovi devono ancora inserirsi al meglio. Detto questo la Champions League è una competizione a sé in cui non servono motivazioni per preparare le partite: è una competizione che si presenta da sé".
La partita di domani potrebbe segnare un nuovo punto di partenza per questa stagione?
"Essendo il nostro un percorso nuovo siamo obbligati a trarre degli spunti positivi, tra cui riconosco quei 20 minuti di Como in cui si è visto che il gruppo è unito e solido e che ha fatto di tutto per mettere a posto una partita che era nata male per noi. In queste quattro partite si è visto un buon Bologna in casa, mentre fuori abbiamo concesso troppi errori e troppe ripartenze. Mi auguro che quei 20 minuti siano stati un'iniezione di fiducia importante per il gruppo in vista della partita di domani".
Domanda per Orsolini: Stamattina avete stemperato la tensione con un torello... C'è tanta emozione?
"Preparare una partita come questa alza molto la tensione e ogni tanto è necessario trovare soluzioni per stemperarla. Io e Lollo fin dal ritiro abbiamo sempre cercato di tirare il gruppo per cercare di far capire come comportarsi in una squadra importante come il Bologna, ma in realtà c'è poco da dire: tutti i ragazzi sono straordinari. Devo dire che anche il mister e lo staff ci stanno aiutando tanto per crescere e queste partite possono solo farci bene".
Domanda per De Silvestri: Quanto si soffre a stare fuori e quanto è importante questo tuo incarico da "capo branco"?
"Dal lato professionale un po' ci si rimane male, ma mi sento talmente tanto integrato in questo gruppo che credo di poter dare una mano a partire da domani. Sono contento che il mister mi abbia invitato in questa conferenza. Sono sicuro che il gruppo potrà dire la sua. Mi sento un bolognese a tutti gli effetti quindi vedo qualcosa di più profondo, oltre al campo. Ho cercato di spostare il mio focus su quello che posso dare alla squadra. Vedere anche solo il pallone della Champions è molto emozionante".
Domanda per Orsolini: Questo palcoscenico può essere il tuo definitivo trampolino di lancio?
"Penso sia una grande occasione, non solo per me ma per tutti. Dobbiamo dimostrare che il Bologna, non Orsolini, può dare il suo contributo in questa competizione. Io spero di dare il mio contributo".
Qual è il vostro reale obiettivo?
"Il livello è alto a partire dall'avversario di domani, che per esperienza ci sta davanti. Ma in casa devi far vedere quello che vali. Anche fuori si andrà a battagliare ma abbiamo la possibilità di partire in casa. Ci sono squadroni e ci dobbiamo far trovare pronti"
Domanda per Italiano: Questa gara ti ricorda l'emozione di una finale, visto che ne hai già giocate due?
"Anche da parte mia c'è grande emozione di fronte alla competizione più prestigiosa. Nei due anni precedenti sono stato protagonista di due finali andate male ma quello che conta è il percorso, che dà spunti per migliorare. L'ho detto anche ai ragazzi. Andremo in stadi gloriosi, sarà un percorso bellissimo da vivere con grande orgoglio. Non vogliamo fare le comparse"
Inizia a parlare il capitano Orsolini, che è in conferenza stampa con il suo allenatore. Al tavolo con loro c'è anche De Silvestri, che non è in lista ma è stato voluto da Italiano per esprimere al meglio il senso di unione del gruppo in vista di questa nuova missione. Orsolini: "Vogliamo far vedere che possiamo dire la nostra contro tutte le squadre. L'obiettivo è giocare bene per mettere in difficoltà gli avversari. Dentro di me c'è un'emozione incredibile, solo al pensiero dello stadio pieno e di quella musichetta mi vengono i brividi"
Vigilia della gara di Champions tra Bologna e Shakhtar Donetsk, esordio per i rossoblù che dopo 60 anni tornano a giocare la principale competizione europea. Vincenzo Italiano in conferenza stampa presenta ora la gara