Champions League, la top 11 della 2^ giornata di Stefano Borghi

È un giocatore sorprendente, e in coppa ha fatto il contrario di quello che ci ha sempre fatto vedere. È più un laterale che un terzino puro, è di spinta, e così lo vediamo anche in nazionale svizzera. Sa più attaccare che difendere, ma con l'Atletico è stato straordinario anche dietro.

Ha segnato un gol importantissimo, oltre ad essere l'unico elemento di continuità nella difesa dell'Atalanta. Tanti hanno avuto problemi fisici, lui invece c'è sempre. Lo scorso anno è stato il giocatore della rosa con più minutaggio, anche quest'anno è quello di movimenti più impiegato insieme a De Roon. E poi segna questo gol: quattro degli ultimi cinque suoi gol sono arrivati in Europa.

Dal Milan alla Juve e subito protagonista: in Champions ha giocato come centrale (lui che può fare anche il terzino). Altra super prestazione. Menzione per altri possibili centrali da top XI per Saliba e Gabriel dell'Arsenal. O per Timber e Calafiori come terzini.

Non lo scopriamo certo nella partita contro il Milan. Un terzino di spinta che gioca una partita di Champions contro una squadra come il Milan e non sbaglia un passaggio non può che essere nella top XI.

È la sorpresa clamorosa della settimana. È un classe 2007 che giocava la sua prima partita da titolare in Champions e ha messo in scacco il centrocampo del Real Madrid, da solo. Sicuramente va valutato sulla continuità ma il debutto è stato incredibile.

Altro giocatore che non scopriamo certo ora: autentico show contro il Celtic: tripletta e tanta qualità.

Uno del Brest non poteva mancare, ha fatto due gol, tre nelle prime due partite. Anche Conceição poteva sicuramente entrare in fascia nella top XI.

Raphinha sta giocando in quella posizione, ha già segnato sei gol in stagione. In coppa ha fatto sai gol che assist. La sa posizione era già stata anticipata da Xavi e l'ha consolidata Flick. Oggi gioca da interior come dicono in Spagna, dentro al campo. E sta facendo benissimo.

In coppa è arrivato il suo primo gol nerazzurro, condito da due assist. Taremi è stato giustamente l'MVP della partita dell'Inter.

Calcisticamente è indiscutibile, per tante altre cose se ne può parlare. Tre doppiette in stagione, due consecutive nel momento in cui è stato messo in discussione.

Martinez; Bah, Kalulu, Djmsiti, Grimaldo; Bouaddi, Adeyemi, Sima, Raphinha; Taremi, Vlahovic