Real Madrid-Milan, sfida da ex per Ancelotti: la top 11 dei 'fedelissimi' in rossonero

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Introduzione

Carlo Ancelotti ritrova da avversario il Milan per una partita di Champions, una di quelle notti europee che hanno segnato la storia dell'allenatore con il club rossonero durante gli 8 anni trascorsi insieme. Un periodo ricco di trofei, reso tale grazie a una formazione di 'fedelissimi': ecco da chi era composta
 

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Quello che devi sapere

Ancelotti-Milan, un decennio magico

Dal novembre 2001 (chiamato al posto dell'esonerato Terim) al maggio 2009. 420 panchine totali e una squadra che ha segnato un decennio: uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana ma soprattutto la conquista di due Champions League (e una terza 'accarezzata' con il clamoroso epilogo del 2005 contro il Liverpool) e altrettante Supercoppe Europee più un Mondiale per Club. È il palmares che racchiude la straordinaria esperienza di Carlo Ancelotti da allenatore del Milan. Carletto ora si troverà ad affrontare i rossoneri in occasione della quarta giornata di Champions e sarà il quinto scontro da ex (1 vittoria, 1 ko e 2 pareggi col Napoli), ma chi sono stati i suoi fedelissimi?
 

Di seguito la 'sua' top 11 per presenze...

Ancelotti-Milan, un decennio magico

Portiere: DIDA

Il riferimento tra i pali è sempre stato il brasiliano, rientrato al Milan dopo i due prestiti al Corinthians nel 2002 e da allora punto fermo dell'11 di Ancelotti. Con lui allenatore ha disputato 267 partite per un totale di quasi 24 mila minuti, diventando spesso l'eroe delle notti europee con grandi parate e una finale indimenticabile contro la Juve, decisa ai rigori.

Portiere: DIDA

Terzino destro: CAFU

Il 'regalo' di mercato dopo la Champions vinta nel 2003 è stato il rinforzo per la corsia destra di difesa. A parametro zero dalla Roma arrivò il brasiliano, il fluidificante ideale per rendere ancora più forte una squadra già ricca di campioni. E in rossonero non ha deluso le aspettative, con 166 gettoni in cinque stagioni che hanno contribuito ai tanti trionfi di quegli anni.

Terzino destro: CAFU

Difensore centrale: ALESSANDRO NESTA

Il passaggio dalla capitale a Milano è decisivo anche per l'allora difensore della Nazionale, uno dei colpi del Condor nell'estate 2002. E in rossonero, con Ancelotti alla guida, si è confermato e consacrato definitivamente come uno dei migliori centrali al mondo. Ha messo a referto un bottino di 20 mila minuti in campo ed è stato uno dei perni fondamentali su cui si è costruito il Milan vincente di Carletto.

Difensore centrale: ALESSANDRO NESTA

Difensore centrale: PAOLO MALDINI

Dalla top 11 di Ancelotti non può mancare il capitano, utilizzato quasi esclusivamente da centrale negli 8 anni dell'allenatore in rossonero. Col mister ha 'condiviso' 252 presenze, alzando al cielo la Coppa dalle grandi orecchie sia nel 2003 che nel 2007, e con lui ha condiviso anche l'addio. Nel 2009 ha lasciato Ancelotti e Paolo ha deciso di ritirarsi definitivamente dal calcio.

Difensore centrale: PAOLO MALDINI

Terzino sinistro: SERGINHO

Oltre 200 partite con Ancelotti allenatore le ha disputate anche il brasiliano che andava a completare con Cafu la batteria di terzini verdeoro. Una spinta costante sulla corsia mancina che è diventata fondamentale per la forza offensiva del Milan. La sua posizione è stata spesso occupata anche da Kaladze che figura nella top 11 per presenze (ma non per minutaggio), giocatore fondamentale per la sua duttilità difensiva che gli permetteva di essere funzionale sia al centro che a sinistra.

Terzino sinistro: SERGINHO

Mezzala destra: GENNARO GATTUSO

Il vero motore di quella squadra, in termini di corsa, impegno e agonismo. In una squadra ricchissima di qualità, la sua presenza è stata fondamentale per dare equilibrio all'11 di Ancelotti diventando uno degli insostituibili. Con l'allenatore emiliano in panchina, ha collezionato addirittura 25 mila minuti da protagonista prendendosi un posto nella storia del club.

Mezzala destra: GENNARO GATTUSO

Centrocampista centrale: ANDREA PIRLO

Il fiore all'occhiello del Dream Team di Ancelotti. È stato Carletto a plasmare quel giovane centrocampista, all'epoca 22enne, in uno dei registi che ha fatto scuola nel calcio del XXI secolo. Un rapporto 'fiduciario' che lo ha reso il record-man di presenze con l'allenatore (323 partite totali) e la chiave per trasformare il Milan in una squadra dei sogni. L'addio dell'allenatore ha segnato poi il progressivo scollamento dal progetto rossonero e il successivo passaggio alla Juventus.

Centrocampista centrale: ANDREA PIRLO

Mezzala sinistra: CLARENCE SEEDORF

E a proposito di qualità, ecco che fa la sua comparsa in questo magico 11 anche il centrocampista olandese, anche lui arrivato in rossonero dalla sponda opposta della città meneghina. 325 gare con Ancelotti allenatore e un rendimento costante con cui ha contribuito al decennio ricco di successi del Milan. L'unico che riusciva a smuoverlo dal campo era Ambrosini, altro mediano che figura tra i più presenti nel club con il mister emiliano, ma sono tante anche le occasioni in cui veniva spostato un po' più avanti nel celebre 'modulo di Natale'.

Mezzala sinistra: CLARENCE SEEDORF

Trequartista: KAKÀ

Col passaggio al reparto avanzato, entrano i giochi anche i Palloni d'Oro. Il brasiliano è stato acquistato nel 2003 ed è subito diventato il trascinatore del Milan, il perfetto collante tra i reparti di centrocampo e attacco e la soluzione ideale insieme a - e al posto di - Rui Costa. 95 gol e 78 assist nel suo periodo 'ancelottiano' e insieme al suo allenatore dirà addio ai rossoneri. Anzi, sarà un arrivederci visto il breve ritorno per la stagione 2013/14.

Trequartista: KAKÀ

Attaccante: FILIPPO INZAGHI

Modulo con due trequartisti o due punte? È stato il grande dibattito tra Ancelotti e il presidente Berlusconi nella sua storia in rossonero. In questa top 11 la spuntano i due attaccanti, uno dei quali non può che essere l'eroe di Atene. Doppietta in quella finale col Liverpool, 110 gol totali nelle 237 presenze con l'emiliano come suo allenatore (il suo principale bomber negli 8 anni col club milanese). I due si erano già imparati a conoscere nella precedente esperienza alla Juventus, binomio che diventerà vincente al Milan.

Attaccante: FILIPPO INZAGHI

Attaccante: ANDRIY SHEVCHENKO

Questa top 11 si chiude inevitabilmente con un altro Pallone d'Oro, bomber di razza che Ancelotti si è goduto fino al 2006 e poi ancora una volta nel suo ultimo anno in rossonero (più una presenza, di 5 minuti, col Chelsea). L'ultima avventura non ha lasciato grandi ricordi, a differenza della prima parte in cui a suon di gol ha portato il Milan sul tetto d'Europa e si è consacrato come il miglior giocatore al mondo nel 2004. Insieme hanno realizzato 103 reti, fondamentali per lasciare il segno nella storia del club.

Attaccante: ANDRIY SHEVCHENKO