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Inter-Psg, Inzaghi: "Ci manca l'ultimo passo per la storia. Futuro? Folle parlarne ora"

INTER

L'allenatore nel media day nerazzurro ha parlato in conferenza stampa e a 'Sky Sport: Il campionato ci ha lasciato parecchia sofferenza, ma ora è il passato. Lautaro sta bene, era già disponibile per il Como, fiducia anche per Pavard e Zielinski. Avere già giocato una finale ci aiuterà. Futuro? Parlarne ora non ha senso. Incontrerò presidente e società"

Le parole di Inzaghi in conferenza stampa. VIDEO

Inzaghi a Sky: "Avere già giocato una finale ci aiuterà"

"Il fatto di aver giocato già una finale ci aiuterà. Il Psg è una grande squadra, come quelle che abbiamo incontrato. Abbiamo consapevolezza nei nostri mezzi e rispetto per il Psg che ha un grande allenatore, ma cercheremo di mettere in campo i nostri principi come è giusto che sia".

Inzaghi a Sky: "Percorso in Champions grandissimo"

"Il percorso in Champions è stato grandissimo e ci permette di fare la seconda finale in tre anni. Il nostro grande obiettivo è di vincere, anche se incontriamo un grandissimo avversario. Faremo di tutto, da oggi cominceremo ad avvicinarci alla partita nel migliore dei modi"

Inzaghi a Sky: "Futuro? Incontrerò presidente e società"

"L'ho detto prima, parlare di futuro ora non ha assolutamente senso. Ci incontreremo con il presidente e la società, con molta tranquillità. Al centro del tavolo ci sarà il bene dell'Inter come abbiamo fatto in tutti i questi anni".

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Termina qui la conferenza di Inzaghi.

Sabato sarà un bivio: da un lato la storia, dall'altro una stagione di trofei sfiorati. Quanto influirà nei discorsi con la società la vittoria o meno della coppa?

"Sappiamo che vincerla fa tutta la differenza del mondo, però sono d'accordo con Farris post Como: i ragazzi sono stati straordinari, abbiamo dato tutto senza fare scelte. Senza cercare alibi. Abbiamo fatto un cammino entusiasmante".

Nel 2023 l'Inter arriva da underdog, ora la situazione è diversa, quanto conta? E l'esito del campionato influirà?

"Per il campionato c'è delusione ma, ripeto, non voglio parlarne ora, sarebbe mancare di rispetto a una squadra che ha vinto con merito. Anche nel 2023 il percorso non era stato semplice, ma è passato. Il futuro è solo il Psg".

Il Psg aveva giocato la finale con altri giocatori e un altro allenatore. Sarà una risorsa il fatto di avere un gruppo che conosce la finale?

"Assolutamente sì. Ma, al contempo, sappiamo che il Psg ha giocatori che hanno vinto grandi trofei, Luis Enrique ha già vinto la Champions, sappiamo il loro valore".

Cosa pensa delle parole di Conte su differenze tra campionato e coppe?

"Ognuno ha le proprie idee, l'importanza è che ci sia onestà intellettuale. Sia per campionato che per Champions ci sono sempre imprevisti, tutte e due le competizioni possono essere condizionate da episodi o infortuni. Sono di questa idea. Le partite di Champions sono nettamente più difficili".

Prima parlava di presupposti per il futuro, questa potrebbe anche essere un'estate dove far cose mai successe prima: rientrerà anche questo nei suoi ragionamenti?

"Ho già sottolineanto l'unione che c'è tra di noi. Ho un contratto e sto benissimo qui. Il focus principale è sempre l'Inter. Ci sederemo e parleremo. Ribadisco: ora c'è la finale. Va oltre a tutto".

Sa già cosa dire ai giocatori?

"Ai ragazzi non posso dire nulla, sono stati semplicemente straordinari. Quello che mi piace di più è il loro senso di appartenenza, il come stanno insieme, la gioia nelle vittorie e le lacrime nelle sconfitte. Credetemi, venerdì non è stato un giorno semplice, è stato un campionato difficile da mandar giù. Ma indietro non si guarda: petto in fuori e avanti. Oggi li ho rivisti, abbiamo pranzato tutti insieme, dopo Como non ho voluto parlare. E li ho visti bene. Questo gruppo mi emoziona".

Nel 2023 il City era favorito, oggi anche il Psg è visto da tanti come favorita…

"L'organizzazione e lo spirito che abbiamo ci aiuterà. Ci vorrà tutto, corsa, determinazione, aggressività".

Lautaro col Barcellona ha giocato con molto dolore, ora come sta?

"Sta bene. Era già disponibile anche a Como, se ci fosse stato bisogno sarebbe entrato. Farà una settimana normale. Negli ultimi giorni sia lui che Frattesi mi avevano dato garanzie per essere al cento per cento".

Che differenze ci sono tra Bayern, Barcellona e Psg?

"Avremo davanti una squadra di grandissima qualità. Sappiamo entrambe che mancano gli ultimi novanta minuti, anche gli episodi saranno determinanti".

In famiglia, con suo fratello Filippo, ci sarebbe più gioia a vincere la Champions da giocatore o da allenatore?

"Speriamo ci sia la possibilità di scegliere… (ride, ndr). Poi chiederemo ai nostri genitori… (ride, ndr)".

Dormirà bene tra venerdì e sabato?

"Non sarà una notte uguale a tutte le altre. La finale di Champions è la partita che tutti vorrebbero giocare. Da calciatore mi sono fermato a un quarto di finale, grazie a questi giocatori ci sono arrivato due volte in tre anni da allenatore. Critiche? Fanno parte del gioco. A volte fa pure bene ascoltarle".

Le voci sul suo futuro rischiano di destabilizzare l'ambiente? E come le commenta?

"Posso solo dire che la mia società mi conosce bene. È la stessa cosa di tutti gli anni: ci sono richieste, dall'Italia, estero o Arabia. In questo momento sarebbe folle pensarci. Con la società c'è un rapporto bellissimo. Il giorno dopo la partita ci sederemo e parleremo, come sempre fatto in passato e con un unico obiettivo: il bene dell'Inter. Se ci saranno tutti i presupposti andremo avanti. Oggi parleremmo soltanto di una cosa che non esiste".

Per come gioca, il Psg sarà squadra più ostica di Bayern e Barcellona? Sono simili a voi?

"Ottima squadra con ottime individualità. Con un allenatore che stimo molto, ha dato principi di gioco precisi. Sappiamo chi troveremo. Ci vorrà una grande Inter". 

Qual è lo stato d'animo più facile da allenare? Il Psg con la pancia piena o il vostro da tutto o niente?

"Fare due finali in tre anni è unico, solo Herrera ci era riuscito. Per entrarci, nella storia, dobbiamo vincere. Rispettiamo tantissimo il Psg, ma anche loro troveranno una squadra determinata".

Quanto sarà importante avere un cuore grande?

"Il cuore sarà determinante. Questa squadra l'ha fatto vedere, c'è sempre stato. Da allenatore sono orgoglioso di questo gruppo, il Psg è un grandissimo avversario. Sapremo di dover soffrire, e lì dovremmo essere bravi e organizzati a gestire quei momenti. Anche il Psg ha perso una finale negli ultimi anni".

Che differenze ci sono tra questa finale e quella del 2023? Che emozione è essere alla seconda finale come Herrera?

"Abbiamo appena finito il campionato, la nostra settimana inizia oggi. Il mio augurio è quello di poter avere a disposizione tutti. C'è fiducia in Pavard e Zielinski. Le sensazioni cambieranno giorno per giorno, ma siamo concentrati".

Qual è la sua emozione per la seconda finale? Ha uno slogan?

"Da allenatore posso dire che sono passati due anni dall'ultima conferenza in una finale, e in me c'è ancora grande emozione. È un grande traguardo, ma sappiamo che ci manca l'ultimo passo per un sogno. Per entrare nella storia. Il campionato ci ha lasciato qualcosa da ricordare, c'è parecchia sofferenza. Faccio i complimenti al Napoli, è stato un campionato punto a punto. Purtroppo nel calcio bisogna saper perdere e vincere, ci è mancato un qualcosina. Ma non voglio parlare di questo, sminuirebbe l'importanza della finale. Voglio parlare solo di sabato".

Inizia la conferenza di Inzaghi. 

Marotta: "Speriamo sia una bella partita, uno spot per il movimento calcistico italiano. Essere rappresentanti del nostro Paese è motivo di soddisfazione. Speriamo di possa coronare il tutto con qualcosa di straordinario. E ora, cedo la parola a Inzaghi".

Marotta: "Siamo qui in finale dopo aver battuto squadre di levatura mondiale. È, di nuovo, motivo di grande orgoglio. Sarà la settima finale nella storia dell'Inter, ci vogliamo essere da protagonisti. Nello sport non bisogna essere arroganti, ma ambiziosi. L'ambizione è sinonimo di voler accettare le sfide. Sappiamo che il Psg è un grande club, di grande possibilità finanziaria, ma noi saremo all'altezza del ruolo. Sappiamo di poter essere protagonisti".

Marotta: "Abbiamo iniziato la stagione con l'intento di fare qualcosa di grandioso, ci siamo riusciti. Fare la seconda finale in tre anni è qualcosa di straordinario e irripetibile. Ma non vogliamo tralasciare le altre competizioni: siamo stati semifinalisti in coppa, facciamo i complimenti al Napoli, per lo scudetto ci è mancato un centimetro, ma anche questo è lo sport. Rispetto al Napoli abbiamo fatto 19 partite in più, equivale a un intero girone di campionato"

Marotta introduce la conferenza: "Data storica e prestigiosa, è la competizione più importante. Per noi c'è grande orgoglio e soddisfazione, è frutto della cultura del lavoro e senso di appartenenza. Vanno riconosciuti i meriti al nostro allenatore, squadra, società e nuova proprietà, entrata in modo molto intelligente. La loro presenza è stata continua, in modo silenzioso, senza interferire nelle nostre decisioni. Ringrazio anche l'area sport e corporate".

Ecco Simone Inzaghi, c'è anche il presidente Beppe Marotta. 

A breve l'arrivo di Simone Inzaghi nella sala stampa di Appiano Gentile: alle 14 l'inizio della conferenza stampa

Come giocherà il Psg?

Sia Inter che Psg dovrebbero arrivare alla finale con tutti i titolari a disposizione. Luis Enrique di fatto ha già deciso la formazione che schiererà, con un solo dubbio in attacco a destra, dove è ballottaggio tra Doué e Barcola: Luis Enrique li alterna spesso, in base ai momenti di forma e alle caratteristiche dell'avversario

Luis Enrique sull'Inter: "Squadra vera da anni"

Nei giorni scorsi ha già parlato il tecnico del Psg, Luis Enrique, che ha espresso la sua ammirazione per l'Inter: "Mi piace molto come giocano i nerazzurri: hanno un gruppo e un  allenatore molto coesi, sono una vera squadra. Tutti fanno il proprio  lavoro in funzione del collettivo. Sarà una finale molto aperta,  combattuta e bella da guardare per tutti i tifosi: sarà un grande  spettacolo"

Come sta l'Inter: il punto

Inzaghi avrà tutti a disposizione in vista della sfida di Monaco di  Baviera. Anche Pavard - unico non convocato a Como per un problema alla caviglia - è recuperato, così come Bisseck, uscito anzitempo durante l'ultimo match di campionato. Lautaro e Frattesi, rimasti in panchina al Sinigaglia, sono pienamente  recuperati

La settimana dell'Inter verso la finale

Inter in 1^ fascia nella Champions 2025/26

Sguardo al 31 maggio, ma intanto - finiti i campionati nazionali - abbiamo già la composizione quasi completa della prossima Champions League (mancano solo 7 squadre che verranno dalle qualificazioni). Stesso format con il girone unico e 8 avversarie da affrontare, provenienti da 4 diverse fasce. L'Inter ha la certezza di essere in prima fascia, al momento del sorteggio (unica italiana in quella urna)

Le fasce per il sorteggio della prossima Champions

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Alle 14 Inzaghi in conferenza stampa

Media-day in casa Inter, in vista della finale di Champions contro il Psg, sabato 31 maggio. Molti dei protagonisti nerazzurri parleranno oggi, a partire da Simone Inzaghi, in conferenza stampa alle 14. La seguiremo qui LIVE, con le domande e le risposte in diretta. Successivamente, alle 14.30, risponderanno alle domande dei giornalisti Thuram e Darmian

CALCIO: SCELTI PER TE