Beukema 'l'italiano' torna in Olanda col Napoli, anche per conquistare gli Oranje

Alle nuove generazioni di tifosi del Napoli il nome di Ruud Krol dirà poco: roccioso e allo stesso tempo elegante difensore olandese degli anni ’70, è stato uno dei migliori interpreti del ruolo di libero in quel periodo, oltre a essere stato uno degli elementi più importanti dell’Ajax e della nazionale Oranje che in quel decennio dominarono in lungo e il largo il calcio continentale. Palmares a parte, Krol è stato l’unico difensore olandese della storia del Napoli, in cui scelse di giocare per quattro stagioni dopo aver lasciato Amsterdam tra il 1980 e il 1984, nella seconda parte della sua carriera. O meglio, lo era. Fino a pochi mesi fa, quando il club Azzurro ha deciso di acquistare Sam Beukema dal Bologna per una cifra intorno ai 31 milioni di euro, rendendolo il terzo olandese più costoso nella storia della Serie A ma, soprattutto, uno dei membri fondanti del Napoli del futuro. L’Italia, per certi versi, è sempre stata nel suo destino: fin da piccolo ha passato ogni estate in riviera romagnola, nei pressi di Riccione, perché sua madre si era innamorata di quella zona dopo aver passato un anno in Erasmus all’Università di Perugia ed esserci rimasta per altri dieci dopo aver lasciato gli studi ed essersi buttata nel settore del turismo. Ancora oggi la famiglia Beukema ha casa lì. Dal mare della riviera a quello del Golfo di Napoli, passando per quello di Alkmaar, la città dell’AZ, la squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta prima di arrivare in Serie A. Sulle coste olandesi non ci è più tornato, almeno calcisticamente, nelle due stagioni al Bologna. Lo farà con il Napoli, anche se Eindhoven, dove la squadra di Conte giocherà la terza giornata di Champions League, è nell’entroterra. Sarà il primo ‘ritorno a casa’ per Beukema : un’occasione, considerando la maglia da titolare assicurata, per mettersi in mostra davanti ai ‘suoi’ tifosi e alla stampa locale, riscattando la narrativa recente secondo cui non si sia ancora meritato una convocazione in nazionale. Proprio il Ct Ronald Koeman, dopo la vittoria della Coppa Italia da protagonista e nonostante il Bologna stesse vivendo il suo miglior momento degli ultimi anni, disse di non ritenere i rossoblù un palcoscenico sufficientemente internazionale per giustificarne la chiamata tra i ranghi dell’Olanda. Da qui, anche, la scelta del giocatore di approdare al Napoli, una formazione capace di vincere due scudetti nelle ultime tre stagioni, sotto la guida di Antonio Conte, uno degli allenatori più rinomati del panorama europeo. Perché Beukema non ha mai esordito con l’Olanda, nemmeno con le giovanili. Coperto dagli inamovibili Van Dijk, Van de Ven e De Ligt, gli sono stati preferiti come riserve Aké e De Vrij, due giocatori che con Manchester City e Inter non hanno trovato molto spazio fino a questo momento della stagione. Koeman, che solo di recente ha ammesso di tenerlo in considerazione, non lo ha convocato nemmeno durante l’ultima sosta per le nazionali, nonostante il calendario prevedesse due sfide dal basso quoziente di difficoltà contro Malta e Finlandia . Anche sui social media non sono mancati gli apprezzamenti per Beukema, con tanti tifosi che tra Instagram e Twitter/X si sono chiesti nell’ultimo periodo perché non abbia ancora vestito la maglia arancione dell’Olanda, spingendo per la una chiamata; mentre alcuni portali specializzati, come Voetbalzone e Voetbalprimeur, lo hanno inserito tra le prime alternative per i prossimi giri di convocazioni. Stando invece alle nostre latitudini, Il Mattino ha raccontato negli scorsi giorni come il giocatore abbia ingaggiato privatamente dei professionisti per seguirne la preparazione atletica e l’alimentazione, e di come abbia scelto di abitare a Varcaturo, a pochi minuti dal centro sportivo del Napoli, per potersi concentrare al meglio sul lavoro in campo e sulla conoscenza dei nuovi compagni di squadra. Dove passa spesso il tempo con i genitori che lo vengono a trovare, memori di quel rapporto con il nostro Paese, anche se adesso il mare non è più quello della riviera romagnola. Una dedizione che sta dando i suoi frutti: in pochi potevano immaginare che l’ex giocatore di Bologna e AZ Alkmaar potesse avere un impatto così immediato negli schemi di Antonio Conte. Gli infortuni hanno giocato un ruolo importante, certo, con Rrahmani e Buongiorno che hanno giocato da titolari solo due delle sette giornate disputate finora in Serie A, ma non ci sono dubbi che già da oggi Beukema sia il primo cambio, se non addirittura un terzo titolare, nelle rotazioni dei centrali di difesa per il Napoli. Merito delle sue caratteristiche, prima fra tutte l’affidabilità, visti i problemi fisici dei suoi compagni di reparto: da quando è arrivato in Italia nell’estate 2023, è il difensore centrale del Napoli che ha perso meno partite per infortunio, solo 4. Nello stesso periodo, Rrahmani e Juan Jesus ne hanno saltate rispettivamente 15 e 16, Buongiorno addirittura 33. Un’altra delle sue caratteristiche distintive è la capacità di giocare con la palla, un aspetto di grande importanza nel calcio di oggi: 1° nel Napoli per tocchi in area di rigore, passaggi e passaggi corti completati in Serie A, 2° in assoluto in tutto il campionato; 1° nel Napoli per passaggi effettuati , passaggi riusciti , passaggi ricevuti e tocchi in Champions League, oltre a essere finora anche il leader di coppa per distanza percorsa con la palla al piede all’interno della rosa. Un’abilità a trattare la sfera notevole per un difensore centrale, a maggior ragione in un contesto come quello olandese, dove storicamente il fraseggio è uno dei marchi distintivi della nazionale Oranje. Un’umiltà e una dedizione al lavoro derivati dal suo percorso, lontano da quelle che sono le traiettorie dei ‘predestinati’: un’adolescenza passata nel piccolissimo club Go Ahead Eagles di Deventer , la consacrazione nella Serie B olandese come difensore ‘goleador’ e l’arrivo nel calcio che conta solo a 25 anni. Una ‘salsa olandese’ dove gli altri ingredienti sono l’affidabilità fisica, la regolarità nelle prestazioni, il possesso palla, la voglia di emergere e un’abilità non indifferente con il controller alla mano, essendo stato nel 2019 uno dei migliori al mondo nel celebre videogioco calcistico Fifa. Il ritorno in patria, da perno della difesa del Napoli, potrebbe essere la sfida giusta per confermare i progressi fatti e abbattere lo scetticismo del Ct Koeman. A 27 anni, Beukema è pronto per raccogliere il testimone di Ruud Krol. L’Olanda, in tutti i sensi, lo aspetta.

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Simone Dagani