Soddisfatto a metà l'allenatore viola dopo il 3-3 nel playoff con la Puskas Akademia: "Avvio inspiegabile, poi mi è piaciuto il piglio con cui abbiamo rimontato: ma non esiste prendere gol come quello del pareggio. Siamo ancora una squadra incompleta, una via di mezzo". Su Kean: "Giusta intraprendenza, non l'ho vista in molti altri ma mi farò sentire"
Un esordio in Europa che soddisfa solo a metà Raffaele Palladino, dopo il 3-3 dalle mille emozioni con cui la Fiorentina ha iniziato la sua avventura in Conference League. Nel playoff di andata contro la Puskas Akademia l'avvio è da incubo (0-2 in 12') ma la reazione viola c'è stata, fino alla rimonta completata al 75'. Per poi vanificare tutto con il gol incassato al minuto 89, quello del 3-3. "Le emozioni dell'esordio? Speravo fosse con una vittoria, sinceramente", dice Palladino a Sky, "ma non è tutto da buttare: bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno anche se c’è rammarico sul terzo gol, non possiamo prenderlo in maniera così leggera". "C'è stata una brutta partenza, inspiegabile", continua l'allenatore viola. "Errori sotto il profilo mentale e tecnici che non vedo nemmeno in allenamento. Poi siamo stati bravi a restare in gara mentre nel secondo tempo mi è piaciuto l’atteggiamento di squadra, con un altro piglio, foga e fame. Poi però non esiste prendere un gol su palla ferma come quello del 3-3. C’è tanto da migliorare e ancora non abbiamo un’identità di squadra chiara. Abbiamo ancora una squadra in costruzione e con tanti giocatori arrivati alla spicciolata, ho potuto lavorare poco con loro. Affrontiamo squadre già pronte ma non è un alibi, ma una cosa che deve farci riflettere. Ai ragazzi chiedo di dare qualcosa in più e alla società di darmi una mano". Sull'ottimo ingresso a gara in corso di Kean, autore del gol del 3-2: "Lui e Dodò hanno dato una spinta forte, intraprendenza e fame che vorrei vedere da parte di tutti. Saprò io parlare alla squadra, con chi non mi è piaciuto. Siamo una via di mezzo e le vie di mezzo non mi piacciono e non servono a niente"
Kean: "Firenze? Io al posto giusto"
Nonostante il gol ritrovato e i complimenti di Palladino, Moise Kean non riesce a sorridere: sperava di chiudere da eroe della giornata e il gol del 3-3 all'89' ha rovinato anche la sua festa personale: "C’è ancora da lavorare, soprattutto sull’impatto nella partita, in vista del ritorno. I miei obiettivi stagionali? Quest’anno per me è una delle annate più importanti, il mister crede in me, abbiamo una buon squadra. Credo di essere assolutamente nel posto giusto, le cose non acacdono per caso e sono qui per dimostrare. Nazionale? Io penso a Firenze, poi le decisioni non le prendo io, voglio solo farmi trovare pronto"