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Genoa, Juric: "La squadra mi segue, ci rialzeremo"

Coppa Italia
Ivan Juric, allenatore del Genoa (Getty)

Finisce agli ottavi l'avventura dei rossoblù in Coppa Italia, ad afforntare l'Inter ci va la Lazio. Queste le parole dell'allenatore dopo la gara: "Non è un periodo positivo, forse si è accumulata insicurezza. Voci di esonero? Non ci penso, poi quello che succede succede"

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Una grande reazione dopo il doppio svantaggio al termine della prima frazione di gioco non è bastata, il Genoa di Ivan Juric è stato eliminato dalla Coppa Italia per mano della Lazio. Si ferma agli ottavi l’avventura dei rossoblù, a sfidare l’Inter nei quarti sarà la squadra biancoceleste. 4-2 il risultato finale, la squadra di Simone Inzaghi era andata in vantaggio con Djordjevic e Hoedt, la formazione genovese aveva pareggiato con Pinilla e Pandev in pochi minuti. Di Milinkovic-Savic e Immobile i gol decisivi. Per la squadra di Juric arriva così la seconda sconfitta pesante in pochi giorni dopo quella di Cagliari contro la formazione di Rastelli rimediata domenica. Il gruppo, ora, dovrà archiviare la delusione per concentrarsi nel modo migliore sul prossimo impegno, in programma domenica contro il Crotone. Deluso per aver mancato la qualificazione l’allenatore rossoblù, che al termine della gara ha parlato così della prestazione dei suoi e del risultato.

Periodo negativo -
"Penso che abbiamo cominciato molto bene il secondo tempo ma poi abbiamo preso un gol su un rinvio come ci accade spesso ultimamente; e poi ci siamo un po’ persi. Siamo in un momento dove non ci esprimiamo bene e a tratti facciamo anche molto bene (come ad inizio secondo tempo e a fine primo tempo). Ma in generale non è sicuramente un periodo positivo. In ogni caso i giocatori non hanno smesso di seguirmi, non abbiamo fatto bene nelle ultime due partite e nemmeno oggi contro una Lazio molto forte; forse si è accumulata insicurezza ma a livello di gioco e di prestazioni il nostro girone di andata è stato ottimo, abbiamo raccolto meno del previsto. Non ho segnali che dicano il contrario, la squadra mi segue, si impegna molto in allenamento e altrimenti mi toglierei da mezzo. La squadra sta dando tutto quel che può, che non è abbastanza".

"Esonero? Non ci penso" - "Non mancano motivazioni - ha poi aggiunto - abbiamo dato il massimo anche a Milano contro l’Inter, a Torino con il Toro e nella battaglia contro la Roma. Invece le ultime due partite sono state invece molto negative. Cerco di ottenere il massimo dalla rosa che ho a disposizione adesso, chiedo il massimo da chi c’è ora e non conta chi è partito. Ci riprenderemo anche se abbiamo perso dei giocatori importanti e ci vuole tempo per trovare equilibri; Cataldi? E’ un ragazzo interessante ma bisogna trovare quel gioco che ci ha contraddistinto nel girone di andata, con il possesso palla e l’aggressività diventa tutto più semplice. Quando perdi un po’ di sicurezza non riesci a mantenere il ritmo di gioco e le giuste distanze. Anche il fatto di perdere tanti palloni non era tipico del Genoa. Ci sono tante cose che dobbiamo migliorare. Eventuale esonero? Non ci penso, penso solo a domenica. La squadra ha fatto sempre la sua bella figura, poi quel che arriva arriva".