Lazio, Inzaghi: "Nessuna paura, noi a testa alta"
Coppa ItaliaI biancocelesti si preparano alla semifinale di Tim Cup contro i giallorossi, le parole dell'allenatore in conferenza: "Ho grandissima fiducia nel mio gruppo, che è forte e compatto. Non siamo in semifinale o a 50 punti per caso". Situazione Marchetti: "Vedremo, se mi offrirà le giuste garanzie giocherà"
Il derby è il derby. Niente scuse, niente alibi, nessun passo falso: semplicemente una delle partite più importanti dell'anno. Se poi è una semifinale di Coppa Italia, beh. Ancor di più. Lazio e Roma di scena all'Olimpico mercoledì sera alle 20.45, sfida decisiva di Tim Cup. I giallorossi sono reduci dalla vittoria contro l'Inter, mentre la Lazio ha battuto l'Udinese grazie un rigore di Immobile. Obiettivi chiari per i biancocelesti, così Inzaghi in conferenza stampa.
"Sappiamo cosa andremo ad affrontare" - "Ho tantissimo rispetto per la Roma e Spalletti, per il grande gioco e le partite che stanno disputando. Ma domani ho grandissima fiducia nel mio gruppo, che è forte e compatto. Non siamo in semifinale o a 50 punti per caso. Ho un gruppo unito". Sulla vittoria contro l'Udinese: "Domenica abbiamo fatto una partita sotto tono, ci era capitato un paio di volte in 28 partite. Può capitare alla vigilia di un derby. Ne ho vissuti tanti, so che nella testa di un calciatore può capitare questo. Forse stavamo già pensando a mercoledì sera. Contava la vittoria, l'abbiamo ottenuta essendo meno brillanti". Importante non prendere gol: "Dovremo cercare di fare la nostra partita sapendo che bisogna ragionare in 180 minuti. Dovremo essere concentrati, tra un mese ci sarà la partita di ritorno".
Che partita sarà? - Continua: "Dovremo fare una partita importante, la Roma è favorita. Ma ho grande fiducia in me stesso, nel mio staff e soprattutto nei miei giocatori. Non siamo qui per caso, lo ripeto. Abbiamo fatto 6-7 mesi eccezionali, ci siamo guadagnati col sudore tutto questo". Sulla gara d'andata: "Ci ha insegnato tanto, che il derby è una partita particolare e si paga il minimo errore. All'andata abbiamo fatto 50-60 minuti meglio di loro, poi abbiamo commesso gravi errori individuali e ci sono stati altri fattori. Ma ce la siamo giocati alla pari".
"Noi a testa alta e senza paura" - "Dispiace per le poche presenze allo stadio. Ma se penso alla prima partita dell'anno scorso con l'Empoli, ce n'erano 10mila, quest'anno all'andata erano 40mila, un passo in avanti l'abbiamo fatto. Sentiamo comunque i tifosi vicini, soprattutto in trasferta. Ricordo a Empoli e a Pescara avevamo il settore ospiti pieno. Domani cercheremo di fare una grande prestazione anche per loro". Sul modulo, difesa a 3? "Valuteremo, abbiamo 3 elementi importanti assenti (Lulic, Patric e Radu). Abbiamo Lukaku che mi ha sempre dato garanzie quando l'ho chiamato in causa. Davanti a lui ha trovato Radu e Lulic che per noi sono indispensabili. Per la disposizione tattica vedremo, devo vedere anche come hanno recuperato i ragazzi dalla gara di domenica. Domani prima di andare allo stadio deciderò". Sulla Roma: "Hanno una grandissima rosa, ho visto le ultime loro partite, Perotti ed El Shaarawy non sono mai entrati in campo ultimamente. Sono allenati anche bene, ma non abbiamo paura. Ci giocheremo il derby a testa alta, sapendo che questa semifinale era ambita da tutte le squadre di tutte le categorie. Ma ci è arrivata la Lazio".
Sulla formazione e le condizioni di Marchetti - "Keita e Felipe sono giocatori straordinari, sono importantissimi per noi, sono giovani. Grazie anche loro siamo a questo punto. Dovremo tutti fare la partita giusta. Sono fiducioso. Bastos in una difesa a 4 il più adattabile sia Wallace. A Empoli quando siamo rimasti con la difesa a 4 ho preferito Wallace. Spostando Basta a sinistra, nel caso, potrebbe giocare Wallace". Su Marchetti: "Vedremo oggi, le sensazioni sono discrete. Se mi offrirà le garanzie giuste giocherà. Dipende dall'approccio di tutta la squadra". Infine Wallace: "Dopo quell'errore nel derby di campionato, cinque giorni dopo giocammo con la Sampdoria e fu uno dei migliori in campo. E' un giocatore che sta facendo cose molto buone, si impegna tanto, è sempre positivo, indipendentemente dalle mie scelte. Sono contento di allenarlo, per il giocatore e la persona che è" conclude Inzaghi.