L’allenatore rosanero presenta la sfida di TIM Cup contro la Virtus Francavilla: "Sono una buona squadra, non sarà facile passare il turno anche giocando bene. Difficoltà? Non ho paura. Vogliamo la Serie A"
Un'estate sicuramente complicata, tra il closing con Baccaglini mancato da una parte e la contestazione dei tifosi dall’altra, ma in casa Palermo adesso è arrivato finalmente il momento di far parlare in campo. Vigilia di TIM Cup per i rosanero, che domenica sera (fischio d’inizio alle ore 20.30) affronteranno allo Stadio Renzo Barbera la Virtus Francavilla, formazione di Lega Pro, nella gara valida per il secondo turno eliminatorio di Coppa Italia. A circa 24 ore dal match, l’allenatore del Palermo Bruno Tedino ha parlato così in conferenza stampa. "La Virtus Francavilla è stata protagonista nello scorso campionato, verranno qui con molta voglia di fare bene e anche giocando bene domani sarà difficile passare il turno. Dobbiamo giocare con voglia e disponibilità, noi Abbiamo iniziato un lavoro prettamente di costruzione, adesso ci stiamo concentrando sulla fase di non possesso. I ragazzi sono molto disponibili sul campo, questo mi dà molta soddisfazione. Ma c'è ancora tanto da crescere", le parole dell’allenatore rosanero.
"Noi vogliamo la Serie A. Avversità? Mio papà mi ha insegnato ad affrontarle"
Tedino che lancia un messaggio chiaro a tutto l’ambiente: "Noi vogliamo andare in Serie A. È un qualcosa di moralmente dovuto all'ambiente e anche a noi stessi. Conquistare qualcosa è difficilissimo, c’è un percorso duro da attraversare e superare, non c'è una strada dritta e in discesa. Io non ho paura, assolutamente. Mio padre mi ha insegnato ad affrontare tutte le difficoltà. Sono abituato a superare le avversità". Tedino che poi parla così di alcuni singoli presenti in rosa: "Per me La Gumina non è solo il futuro del Palermo, è il futuro del calcio italiano. Ma bisogna stare attenti, dare equilibrio. Accardi è un ragazzo che ha una professionalità straordinaria, giocherebbe pure in porta se ci fosse la necessità. Petermann ha un calcio da Champions League, mi ricorda Mihajlovic. Ha trasformato il suo ruolo in difensore, può trarre vantaggio. Szyminski sta molto bene fisicamente, così come Murawski. Sono aiutati dalla loro struttura fisica. Dawidowicz mi piace molto per il suo modo di interpretare il calcio, è un calciatore molto duttile".