Milan: Cutrone, il baby bomber che si è preso il Diavolo

Coppa Italia

Il centravanti classe '98 è stato ancora una volta il match winner dei rossoneri. A farne la spesa questa volta l'Inter, per una rete che gli resterà nel cuore. Sono già 9 i centri in stagione, sarà lui l'uomo della svolta per Gattuso?

Ancora lui, Patrick Cutrone. Il 19enne centravanti toglie un'altra volta dai guai il Milan e riaccende l'entusiasmo dei tifosi rossoneri, per un derby vinto con i denti e che regala un possibile volto nuovo alla stagione, con l'occasione di competere e poter vincere la Coppa Italia. Ma non è la prima volta che il numero 63 sbroglia una situazione complicata in stagione e i suoi gol nei minuti finali non sono un caso. Sarà la giovanissima età o forse la voglia di emergere al cospetto di altri attaccanti più acclamati come Kalinic e André Silva, ma il classe 1998 (20 anni il 3 gennaio) rispecchia perfettamente il grande spirito che vuole Gattuso dai suoi e che lo stesso allenatore metteva in campo quando giocava nel Milan pluri campione d'Europa. Una grinta fuori dal comune e che lo rende uno dei pochi volti positivi di questa stagione rossonera. "I miei movimenti sono determinati dalla cattiveria e dalla voglia di far gol" racconta lui stesso. Con il destro che ha trafitto Handanovic al minuto 104 del derby, sono diventate 9 le reti stagionali di Cutrone. Il baby bomber aveva dato un assaggio delle sue qualità durante il ritiro estivo e nelle prime gare di qualificazione alla fase a gironi di Europa League. Al debutto ufficiale a San Siro era stato lui a mettere il sigillo al passaggio del turno contro il Craiova, ripetendosi poi nel successivo match contro lo Shkendija, siglando il gol decisivo nella trasferta macedone. 

Cutrone aveva avuto lo stesso convincente approccio anche nel debutto in campionato, realizzando il secondo dei tre gol con la quale il Milan aveva espugnato Crotone e fornendo l'assist per la rete di Suso. 7 giorni dopo il giovane centravanti rossonero aveva aperto le marcature nel 2-1 ai danni del Cagliari, ma il suo exploit non era finito qui. L'attaccante infatti aveva messo in mostra tutto il suo talento anche in Europa League, dove aveva lasciato il segno nella gara casalinga contro il Rijeka e in quella successiva contro l'Austria Vienna, in cui aveva firmato una doppietta. Messo da parte nelle ultime partite della gestione Montella, ha ritrovato il campo con l'approdo sulla panchina rossonera di Gattuso che ha puntato sul suo carattere per risollevare le sorti della squadra. Cutrone non si è fatto pregare due volte. Tornato al gol in Coppa Italia contro il Verona, è stato uno dei pochi a salvarsi nelle sconfitte in campionato contro l'Hellas e contro l'Atalanta. La sua ascesa ha raggiunto l'apice ieri contro l'Inter, realizzando la rete che è valsa la semifinale. Un momento che Cutrone probabilmente non dimenticherà mai: “Il derby non è una partita normale - ha raccontato incredulo al termine del match -. Ieri ero in Primavera, giocavo i derby ed esultavo così, ma farlo a San Siro è qualcosa di incredibile". Incredibile sì, ma non se ti chiami Cutrone, uno che ha l'ambizione e la voglia di diventare grande che scorre nelle vene.