Atalanta Lazio, incidenti tra ultras e Polizia: 5 arresti, due vigili feriti

Coppa Italia

A circa un'ora dal fischio d'inizio della finale di Coppa Italia, si sono registrati scontri tra gli ultrà biancocelesti e le forze dell'ordine. Incendiata un'auto della Polizia Municipale, ferito un agente. 5 persone arrestate, ma la Polizia sta visionando le immagini per individuare altri responsabili degli sconti

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A poco più di un'ora dal fischio di inizio della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta, a Ponte Milvio, nei pressi dello Stadio Olimpico, si sono verifcati scontri tra un gruppo di ultras laziali e le forze dell'ordine. I tifosi avevano i volti coperti e, dopo aver lanciato oggetti e bottiglie molotov contro le forze dell'ordine, hanno incendiato una macchina della Polizia Municipale nei pressi di Ponte Milvio. A quel punto è partita una carica di alleggerimento da parte della Polizia, chiamata a rispondere anche con gli idranti per placare la tensione. I sostenitori bergamaschi erano già entrati quasi tutti all'interno dell'impianto che ospita il match. Non c'è stato contatto tra le due tifoserie. I due vigili che si trovavano nell'auto che ha preso fuoco sono stati entrambi trasportati in ospedale: uno per intossicazione da fumo, l'altro per una ferita all'orecchio, causata dal lancio di una bottiglia. Sono stati colti di spalle mentre risalivano in auto e quando è iniziato il lancio di bottiglie e oggetti si sono chiusi in macchina. Poi gli ultrà hanno anche lanciato dei fumogeni che hanno innescato il fuoco.

Auto fermata nel pomeriggio

In via Amulio inoltre, nei pressi della sede storica degli Irriducibili della Lazio, nel pomeriggio è stata fermata e controllata un'auto al cui interno i poliziotti hanno trovato 78 torce manna, 45 rambo k33, 16 monocolpi pirotecnici, una batteria pirotecnica da 100 colpi, un paio di forbici, una lama portatile occultabile e un pezzo di legno di 45 centimetri. Due le persone fermate, una delle quali il conducente della macchina, entrambe del gruppo degli ultrà laziali. Uno dei due è già destinatario di daspo. In duecento, per lo più tifosi laziali, si sono radunati - da Ponte Milvio diretti verso la curva nord - attaccando il contingente del Reparto Mobile sul posto. L'ultima di tre cariche di alleggerimento davanti alla Farnesina. Almeno 30 le bombe carta fatte esplodere in strada.

Gli arresti

In seguito agli scontri la Polizia ha subito iniziato le operazioni di identificazione dei responsabili dei disordini. Tre le persone già arrestate, ma sono al vaglio le posizioni di altre persone, grazie anche all'aiuto delle immagini registrate. A queste si aggiungono altri due arresti: sono due appartenenti agli Irriducibili fermati con l'auto carica di materiale pirotecnico, di una lama e di un pezzo di legno di 45 centimetri.

Raggi: "Misura colma"

In seguito agli scontri nei pressi dello Stadio Olimpico è arrivata la reazione del sindaco di Roma Virginia Raggi: "Le città non possono essere messe a ferro e fuoco da gruppi di delinquenti organizzati che con il pretesto di una partita di calcio devastano tutto e aggrediscono gli uomini della polizia, ovvero persone che stanno lavorando per tutti noi". Così su Facebook il sindaco, che poi prosegue: "Non è giusto che siano i cittadini e le amministrazioni a farsi carico delle spese per il mantenimento della sicurezza: non si puo' mettere sotto assedio una città. La misura è colma. Servono provvedimenti forti nei confronti di questi barbari". Il Ministro degli Interni Salvini ha dichiarato: "I fermati per i disordini non metteranno più piede allo stadio. Ringrazio le migliaia di donne e uomini in divisa che stanno lavorando per la sicurezza della partita Lazio-Atalanta. Auspico ci siano condanne esemplari per i pochi teppisti fermati fino ad ora con bombe carta, petardi, un coltello e fumogeni". Degli scontri ha parlato anche il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati: "Molti auguri di guarigione per i vigili urbani che sono rimasti feriti. Mi auguro che episodi diì questo genere non debbano più ricorrere perche queste sono manifestazioni in cui ci deve essere una grande festa, non ragioni di scontro, ma di incontro, come logico ci sia in tutte le partite di calcio