De Zerbi dopo Sassuolo-Spal di Coppa Italia: "Se Boga pensa al mercato lo ribalto"

Coppa Italia

L'allenatore neroverde dopo la sconfitta in Coppa Italia: "Credo che il calo di Boga dipenda solo dalla stanchezza, se gioca così perché pensa al mercato lo ribalto. Locatelli e Berardi hanno fatto un salto di qualità, ma si devono confermare. L'espulsione di Djuricic? Ha cambiato la partita, ma occorre capire se il varista e l'arbitro abbiano mai giocato a calcio. Meritavamo il vantaggio, ma poi abbiamo pagato l'inferiorità numerica"

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Il Sassuolo perde in casa contro la Spal e, a sorpresa, esce dalla Coppa Italia. Al Mapei Stadium finisce 0-2, con la squadra di Marino brava a sfruttare nella ripresa la superiorità numerica arrivata dopo l'espulsione tramite Var di Djuricic al 47' per una brutta entrata in mezzo al campo. A fine gara è arrabbiatissimo Roberto De Zerbi, che ha in Jeremie Boga uno dei suoi bersagli: "Credo che il suo calo dipenda solo da una questione fisica – le sue parole a Rai Sport – Se a Boga manca la voglia perché pensa al mercato allora lo ribalto, proprio perché gli voglio bene. Ma credo non sia molto ispirato solo per una questione di stanchezza. Può succedere che sia rimasto leggermente scosso dal mercato, ma se è così deve ritornare immediatamente sulla terra perché se ieri era un fuoriclasse domani diventerà scarso". Su Locatelli e Berardi, aggiunge: "Hanno fatto un importante salto di qualità, ma c'è bisogno che lo confermino tutte le domeniche. Soprattutto in Nazionale c'è una folta concorrenza, se in questi mesi non spingono perderanno tutto quello che hanno conquistato".

Sull'espulsione: "Varista e arbitro hanno mai giocato a calcio?"

De Zerbi è polemico anche riguardo il rosso a Djuricic, che ha inevitabilmente condizionato il match: "La partita cambia nettamente dopo l'espulsione, ma occorre capire se il varista e l'arbitro abbiano mai giocato a calcio. Meritavamo il vantaggio, poi abbiamo pagato l'inferiorità numerica e la scarsa condizione di chi non è sceso in campo molto spesso. Le mie scelte erano forzate, fossimo rimasti in 10 avremmo continuato come nel primo tempo. Certamente potevamo fare qualcosa in più, ma se c'è gente che non è pronta per giocare c'è poco da fare".

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