Coppa Italia, il Milan aspetta l'Atalanta: tra ritrovata serenità e i 60mila di San Siro

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Peppe Di Stefano

Peppe Di Stefano

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I numeri dicono che il vento è cambiato: 5 vittorie un pari e un ko in campionato negli ultimi 40 giorni. Ancora meglio dal 13 dicembre, con 16 punti ottenuti su 18 disponibili. E lo dimostrano anche i 60mila che sfideranno le temperature rigide per essere a San Siro nei quarti di Coppa Italia contro l'Atalanta

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È tornato il sereno, ed è tornato anche l’entusiasmo intorno al Milan. Lo dimostrano i 60 mila che nonostante le temperature rigide, saranno a San Siro per tifare Milan, contro l’Atalanta. 90 minuti, più eventuale recupero, eventuali supponenze ed eventuali rigori: una notte da dentro/fuori. C’è in palio il pass per le semifinali di Coppa Italia. Servirà il miglior Milan: è per questo che Pioli schiererà un 11 di prime lineee. In qualsiasi reparto. 

Sarà più o meno lo stesso Milan di Empoli, con Gabbia per Kjaer, Jimenez per Florenzi, Musah per Adli e Jovic per Giroud. Vuole, deve fare sul serio il Milan che adesso crede nella possibilità di arrivare fino in fondo in coppa Italia. I numeri dicono che il vento è cambiato: 5 vittorie un pari e un ko in A negli ultimi 40 giorni, ancora meglio dal 13 dicembre: con 16 punti ottenuti su 18 disponibili. 

E ora, aspettando qualche nuovo volto sul mercato e qualche rientro dall’infermeria, c’è anche un Ibra in più nel motore delle giornate rossonere. Zlatan è sempre più presente a Milanello, a Casa Milan, a San siro ed in trasferta. Lo svedese step by step sta iniziando a prendere le misure della sua nuova vita da dirigente. Ha inciso da calciatore e vorrà farlo anche da manager perché in pochi conoscono come lui segreti, storia, pertugi, difetti e pregi di questo Milan. Testa all’Atalanta che in questi anni è stata croce e delizia, è stata rivale e svolta del Milan di Stefano Pioli. Che è chiamato ad un nuovo duro esame. Ma adesso questo Milan non ha più paura del domani.