L'allenatore dell'Inter commenta il successo con l'Udinese che vale il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia: "Abbiamo dato un bel segnale, i ragazzi hanno fatto una gara seria, ne ho cambiati otto rispetto a luned' e non si è visto". Sul campionato: "E' equilibrato e lungo". Su Taremi e Arnautovic: "Non mi sorprendono". Su Lautaro Martinez, dolorante dopo un duro colpo subito in un contrasto nel finale: "Solo un'abrasione"
C'è evidentemente grande soddisfazione nelle parole di Simone Inzaghi dopo il successo sull'Udinese negli ottavi di finale di Coppa Italia, gara vinta avendo effettuato anche un ampio turnover: "È un grandissimo segnale, non che ne avessi bisogno - dice a fine gara - È un ottavo di finale, quando dico che ho 25 titolari lo penso veramente. Tutti i giorni devo fare delle scelte, per il bene dell'Inter. Oggi abbiamo dato un bel segnale, con una partita seria in cui avevamo tutto da perdere: i ragazzi sono stati bravissimi a interpretarla dal primo all'ultimo minuto". E' un'Inter che non vuole mollare niente: "L'abbiamo detto fin dall'inizio, sappiamo che ci sono e ci saranno difficoltà, perché ci sono tanti impegni. Però ho la fortuna di avere un grandissimo gruppo di lavoro e dobbiamo continuare così, sapendo che fra quattro giorni dobbiamo giocare ancora, poi il 28 un'altra, poi la Supercoppa. Sono ottimi segnali". Lautaro a terra a fine gara: "Niente, solo un'abrasione". Su Barella: "Proveremo a recuperarlo con il Como, altrimenti ci sarà con il Cagliari"
"Si migliora ogni giorno, ho fatto 8 cambi e non si è visto"
L'Inter sembra aver ormai acquisito una sicurezza tale da dare l'impressione di non andare mai in sofferenza: "Si migliora tutti i giorni, lunedì abbiamo vinto in maniera larga ma martedì l'abbiamo analizzata, perché è stata un'ottima gara ma anche lì potevamo fare meglio in alcune situazioni - prosegue - Stasera abbiamo trovato un avversario di valore, che è venuto qui a giocarsi una partita importante, ho fatto otto cambi rispetto a lunedì e non si è visto. L'Udinese ha giocatori importanti e si è visto, la mia squadra è rimasta sempre concentrata e sono molto soddisfatto della partita di questa sera".
"Campionato lungo ed equilibrato, Taremi-Arnautovic? Non mi sorprendono"
L'Inter corre ma c'è da battere la concorrenza di Atalanta e Napoli: "Sicuramente stiamo correndo, ma stanno correndo anche altre squadre. Le due che avete citato in primis, ma penso anche a Fiorentina, Lazio, Juventus, Bologna, Milan. Ho sempre detto che il campionato sarebbe stato aperto e non come gli ultimi due, le insidie ci sono ogni giorno e devi essere bravo. Non è semplice recuperare energie. Io voglio sempre avere giocatori disponibili, sto alternando anche per quello. Abbiamo qualche problemino dietro, ci mancano Acerbi e Pavard da un mese che sono giocatori importanti. Stasera ho chiesto un sacrificio a Bastoni ed è stato bravissimo, anche Bisseck, Darmian e De Vrij stanno dando grandi garanzie". E le garanzie le danno anche Taremi e Arnautovic, i cosiddetti bomber di riserva: "Sono stati bravissimi, penso che di schema ci sia poco, a parte la conduzione che deve fare Taremi che gli diciamo sempre. Ma sono stati bravissimi entrambi, Taremi ha fatto benissimo e Arnautovic ha fatto un grande movimento. Sono giocatori internazionali, non mi sorprendono come non mi sorprendono le prestazioni di Lautaro, Thuram o Correa. Devono continuare così, sapendo che abbiamo tante gare e sono tutti importanti per noi".
Frattesi: "Vincere? Sì, il triplete"
Tra i protagonisti della gara Davide Frattesi ha giocato un'ottima gara: "Tutti siamo parte integrante del viaggio bellissimo che stiamo facendo - dice - Il mio sogno l’ho detto l’anno scorso dopo la vittoria dello scudetto nei festeggiamenti in terrazza. Non vorrei ribadirlo per scaramanzia. La Champions? No, vorrei vincere tutto. Triplete? Si!". La frase pronunciata ad Asllani dopo il gol da calcio d'angolo: "Ho chiesto ad Asllani se era voluto anche se sapevo cosa mi avrebbe risposto. Sto zitto se mi offre una cena". Sugli aspetti personali da migliorare: "Devo migliorare nella gestione della palla. In fase di costruzione. Ci sto lavorando. Me lo chiede anche Spalletti? In nazionale mi riesce più facile perché siamo più verticali. Ma posso migliorare. Spalletti mi massacra e quando vado li già so cosa mi aspetta"