Austria Vienna-Milan, Montella: "Voglio una reazione. E il modulo..."
Europa LeagueL’allenatore rossonero presenta così la sfida di Europa League all’esordio nel girone D contro l’Austria Vienna: "Kalinic sta crescendo. Domani serve subito una reazione, ma il modulo cambierà poco rispetto alla partita con la Lazio"
Una notte per cambiare, per svoltare pagina. E dimenticare, soprattutto. Sì, il Milan riparte da Vienna, una città dal vecchio sapore dolceamaro per i colori rossoneri. Dal successo nella Coppa dei Campioni del 1990 alla sconfitta del 1995 contro l’Ajax, storie passate insomma. Perché adesso conta solo il presente, quello segnato da un Europa League da vivere come protagonisti. Intanto, alla vigilia della partita contro l’Austria Vienna, stanno per arrivare le parole di Vincenzo Montella: "La squadra ha voglia di rigiocare subito, me compreso. Serve una reazione, subito. Quella contro la Lazio è una brutta sconfitta che va accantonata. A prescindere dai moduli e dalla qualità, domani voglio vedere una reazione anche perché la squadra ha voglia di giocare questa gara. Kalinic sta crescendo di condizione, lui deve pensare a lungo termine, giocheremo 6 partite in 20 giorni - contando quellla di domenica scorsa - è impossibile giocare sempre. Nel calcio moderno, è difficile trovare una squadra che ragioni solo su 11 gicoatori. Bisogna portare avanti più calciatori possibili". E le critiche dopo la partita di Roma, sono state metabolizzate? "Noi non siamo quelli visti con la Lazio, però domani dobbiamo dare risposte importanti soprattutto a livello temperamentale".
Cambiamenti
E la soluzione tattica, cambierà molto rispetto alla partita con la Lazio? "Sono convinto di avere giocatori che mi diano più scelte e opzioni. Domani non sarà la prima volta che facciamo la costruzione a 3, già risale all'anno scorso, credo cambierà poco domani rispetto alle partita precedente". Dai discorsi sulle soluzioni di gruppo a quelle dei singoli: "Bonaventura ci dà imprevedibilità, ma sta crescendo di condizione. Non devo pensare nel breve ma a lungo termine, ci aspettano altre 6 partite in 20 giorni. Non possono giocare sempre gli stessi quindi va gestito". L'esperimento di vedere assieme Kalinic e André Silva sarà il tema più interessante della partita, senza però dimenticarsi di Suso, che domani partirà dalla panchina: "Ce ne sono pochi come lui. Determina, ha il guizzo e salta l'uomo. È un calciatore che può fare l'interno, la seconda punta o l'esterno". E Kessié? "Franck, così come gli altri, non ha reso come nelle prime gare ma ci sta. Abbiamo certi carichi nelle gambe ma abbiamo fatto 6 vittorie in 7 gare ufficiali. Spero di poter continuare così, anche perché ogni sette partite una sconfitta vorrebbe dire secondo posto".
Massima attenzione
"La conosco bene la squadra dell'Austria Vienna, così come conosco il Rijeka. Da parte mia non è una partita scontata, va giocata e va vinta. Dobbiamo essere bravi noi ad indirizzare la gara". Dagli avversari alle proprie risorse, ma a cosa è dovuta la non convocazione di Rodriguez? "Sta giocando molto, ha fatto anche due gare in nazionale. In più il suo è un ruolo molto dispendioso e abbiamo tante partite nei prossimi 20 giorni. Poi abbiamo Antonelli che sta crescendo molto".
Montella a Sky Sport
"Servirà una risposta temperamentale. Il focus è sulla rabbia e la volontà di essere compatti. Non ci aspettavamo questa pessima figura. L'idea del 3-5-2 è nata con l'acquisto di Bonucci. Adesso Romagnoli ha bisogno di giocare, il nuvo modulo l'avrei usato anche se avessi vinto con la Lazio. La sconfitta dell'Olimpico non è maturata per colpa della soluzione tattica. Domani sarà un test per tutti, non solo per i nuovi. La squadra è cambiata molto, sono contento ma allo stesso tempo consapevole. Ci siamo allenati assieme poche volte. Cutrone invece sta facendo benissimo, è al top, non sale uno e scende l'altro: siamo una squadra, ognuno col tempo avrà il suo spazio"
Le parole di Romagnoli
"Domenica abbiamo fatto una brutta figura ma ci siamo per domani, vogliamo dimostrare che siamo il Milan. Sto bene, ci ho messo un po' a recuperare. Ora devo solo giocare per tornare al meglio". Il difensore rossonero poi, ai microfoni di Sky Sport, ha rilasciato altre dichiarazioni. Dalla sconfitta contro la Lazio alle questioni riguardanti il sistema di gioco: "Ho giocato un tempo in Macedonia, è un po' che non parto titolare. Dobbiamo riscattare la sconfitta di Roma. Ci è mancato il temperamento, dovremo fare tesoro degli errori. Il 3-5-2 è solo un numero, possiamo giocare bene anche a 3. Anche l'anno scorso, in fase di costruzione, giocavamo così. Non è una novità alla fine".