Vincenzo Montella e Leonardo Bonucci presentano in conferenza stampa il match tra Milan e Rijeka, valido per la seconda giornata del gruppo D di Europa League
I problemi dopo il ko di Genova sono ormai alle spalle, il Milan si concentra adesso sull’Europa League che mette di fronte ai rossoneri i croati del Rijeka. Dopo la squillante vittoria ottenuta all’esordio contro l’Austria Vienna, Bonucci e compagni hanno intenzione di partire bene in questo girone europeo anche davanti ai propri tifosi, provando a cancellare le critiche e i malumori emersi negli ultimi giorni. "Tutto fa parte del gioco - commenta Montella in conferenza - sono determinato e sereno ed equilibrato per analizzare il tutto. Sono state ore impegnative, so che alleno una squadra forte e ho l'energia per farlo. Sono sicuro che la strada è quella giusta. Lo stato d'animo? Voglio dimostrare la mia passione, ringrazio i dirigenti che mi hanno sostenuto, mi sono vicini e mi lasciano libero di scegliere. Sono fiero di allenare il Milan e nelle difficoltà do il meglio di me stesso. Ho subito alcuni momenti difficili in carriera, ma mi sono sempre rialzato. Sono certo che svolterò ancora, anche in questo momento difficile. L'addio di Marra? Intanto ci tengo a precisare che non era lui il problema, in questo momento sono emerse delle divergenze che non mi sono sentito di supportare. Lui è un fratello e ho dovuto fare una scelta dolorosa per salvare gli altri. Lui sa che gli voglio bene, ma è stata una scelta inevitabile. Non è un capro espiatorio, è una mia creatura, ho corso dei rischi con lui ma ci sono dei momenti in cui mancando la stessa visione bisogna separarsi. Non ho deciso chi sarà il prossimo preparatore, sto aspettando una risposta dal mio... prescelto. Io mi sento preparato sulla preparazione fisica, quindi non ho fretta di sostituire Marra. Non rinnego nulla di quello che ho fatto. Il Rijeka? Siamo desiderosi di giocare, oggi cominceremo a preparare al meglio la partita. E' una squadra pratica, molto fisica e c'è bisogno di una partita di temperamento. Io vado oltre i numeri, con la Samp la squadra ha dimostrato di essere scarica mentalmente. Giocare ogni tre giorni richiede abitudine, noi non ne abbiamo tantissimi di questi giocatori e quindi devo lavorare sul ripristino delle energie mentali. Dobbiamo abituarci a questo tipo di calcio che ci porta via delle energie. Io credo che questo sia accaduto. Turnover? Devo fare alcune valutazioni, dovrà esserci una squadra competitiva in campo ma ancora non ho deciso la formazione. Per quanto riguarda il pubblico, ci sta dimostrando grande fiducia. In questo momento può esserci un po' di delusione, ma dico che ci stanno questi momenti per cambiare mentalità. Meglio che accadano adesso che dopo, ma sono cose preventivabili. Errori ne abbiamo fatti, non dobbiamo avere alibi e avere la testa solo per la vittoria. Questa squadra ha un unico obiettivo, riscrivere pagine importanti della propria storia. Creare una mentalità con persone nuove è più difficile, veniamo da un ambiente che non vince da tanto ma questo non vuol dire che non ci arriveremo. Le prossime sono partite impegnative, sia per noi che per Roma e Inter. Sono gare utili per crescere. Io sotto esame? Ho percepito una profonda stima dalla società, so che il nostro destino è rapportato ai risultati ma io sono tranquillo. In panchina io non recito, non accontento nessuno. La campagna acquisti è stata importante, quindi in tutto questo percorso io credo che siano giocatori funzionali e pronti per giocare nel Milan".
Parla Bonucci
Presente in conferenza stampa anche Leonardo Bonucci: "Sono state ore intense come è giusto che sia quando vesti una maglia cosi importante, a Genova è successo quello che speravamo non succedesse. Io sono carico al punto giusto per continuare e migliorare la mia condizione, la mia testa e la voglia di far parte di questo gruppo. Ha sempre fatto parte della mia storia il dilemma del modulo, tanti dicono che ho fatto il bene della Juventus come centrale nella difesa a 3, ma ho anche giocato in una linea a quattro. Mi viene da sorridere perché io sono a completa disposizione dell’allenatore per qualsiasi tipo di modulo, di certo il mister non ha scelto il 3-5-2 perché c’è Bonucci. Io continuo ad avere fame, siamo una squadra nuova ed è normale inciampare in alcune situazioni scomode. Giocare ogni tre giorni è diverso che giocare ogni sette. Ho vissuto molti anni con la Juventus così, ma sono sempre stato pronto a ricaricarmi mentalmente per la partita dopo. Non hai tempo per adagiarti, bisogna subito rimettersi in sesto per rendere al massimo per la partita successiva. Quello che è successo a Genova credo sia stata una lezione importante per tutti noi. Non sono soddisfatto del mio rendimento, ho voglia di rispondere sul campo a tutto quello che è stato detto. Voglio migliorare e lo farò a cominciare da oggi. Sono i momenti di difficoltà che devono spingerci a dare sempre di più, stimolando la mente e il corpo ad andare oltre il limite. Siamo ad un punto dalla zona Champions, è giusto dare peso alle critiche però da parte nostra c'è voglia di scendere in campo per vincere, pensando ogni giorno a dare il nostro meglio. Quando ho scelto il Milan sapevo che ci sarebbe stato un rovescio della medaglia, è successo e credo che la presenza della società sia un messaggio per tutti. Quest'anno non si può scherzare, il Milan deve tornare ad essere il Milan, superando tutti gli ostacoli. Non c'è tempo per guardarsi indietro, dobbiamo riportare la società in Champions. Non mi sento capro espiatorio né altro, mi son messo in discussione accendendo dentro di me quel fuoco che serve per non avere alibi. Quello che ci siamo detti nello spogliatoio rimane nello spogliatoio, dovremo essere bravi a portarlo in campo e a dimostrare che abbiamo capito gli errori. Ho avuto la fortuna di giocare con campioni che hanno vinto mettendosi in discussione, sono sicuro di aver imparato tanto da loro e devo mettere questi insegnamenti a servizio dei miei compagni. I risultati li ottieni tirando fuori tutto quello che hai, mettendoti in discussione ogni giorno. Ci sono giovani che hanno voglia di imparare in questo gruppo, un ingrediente che porterà il Milan a raggiungere i suoi obiettivi. Di agevole non ci sarà però mai nulla".