Ludogorets Milan 0-3, gol e highlights. I rossoneri ipotecano gli ottavi

Europa League

Il 13° gol stagionale di Patrick Cutrone nel primo tempo, un rigore trasformato da Rodriguez nella ripresa e il tris di Borini nel recupero: anche in Europa è grande Milan. In vista del ritorno di San Siro, la squadra di Gattuso mette un'importante ipoteca sugli ottavi di finale

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LE PAROLE DI GATTUSO

LUDOGORETS-MILAN 0-3

45' Cutrone, 63' rig. Rodriguez, 92' Borini

TABELLINO:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Abate (60' Rodriguez), Bonucci, Romagnoli, Calabria; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (65' André Silva), Calhanoglu (75' Borini). All. Gattuso

Ludogorets (4-2-3-1): Renan; Cicinho, Moti, Plastun, Sasha; Dyakov, Abel; Misidjan, Marcelinho (78' Campagnaro), Lukoki (81' Kovachev); Świerczok (46' Wanderson). All. Dimitrov

Ammoniti: Abate (M), Lukoki (L)

Sempre Cutrone, un rigore di Rodriguez, il sigillo finale di Borini. Anche in Europa League è un grande Milan: la squadra di Gattuso batte 3-0 il Ludogorets e ipoteca il passaggio agli ottavi di finale. Per i rossoneri che hanno gestito la partita da grande, soprattutto nei momenti di difficoltà, una prova perfetta e una conferma: ora quella di Bonucci e compagni è una squadra. I dati lo confermano: il Milan non perde da nove gare in competizioni ufficiali (sei vittorie e tre pareggi). Si tratta della striscia più lunga da marzo 2016. E’ proprio la forza, la compattezza e la concentrazione mostrata nei momenti di sofferenza (con il 47% di possesso palla, i rossoneri hanno fatto segnare il terzo dato più basso della stagione ndr) a far pensare che anche in campionato si potrà lottare per una posizione importante.

Le scelte

Fino al derby contro l’Inter, il Milan avrà, oltre alle due sfide con il Ludogorets, anche le partite con Sampdoria, Roma e Lazio. Gennaro Gattuso però, della squadra bulgara non si fida per niente. Per questo motivo decide di schierare per dieci undicesimi i titolari. Quelli che hanno tirato i rossoneri fuori dalla crisi, tranne Rodriguez che resta a riposo (in campo c’è Abate a destra e Calabria a sinistra). Davanti a Donnarumma c’è una difesa tutta italiana: la completano infatti Bonucci e Romagnoli. Centrocampo classico a tre con Biglia al centro, Kessié e Bonaventura al suo fianco. In avanti confermatissimi Suso e Calhanoglu sulle fasce e Cutrone davanti. Il Ludogorets che è ai sedicesimi dopo aver chiuso il girone C al secondo posto dietro al Braga, è un’avversaria molto temibile. In campo scende con un 4-2-3-1 molto aggressivo con i due esterni: il 24enne olandese Misidjan, conosciuto come Vura, e Lukoki, che saranno pericolosissimi nei primi minuti di partita. In avanti c’è Swierczok, arrivato nella finestra di gennaio dallo Zaglebie Lubin (squadra polacca). Subito dietro di lui Marcelinho, in posizione di trequartista. La coppia centrale di centrocampo è formata da Dyakov e Anicet. In difesa c’è una vecchia conoscenza italiana: il difensore ex Siena Cosmin Moti. Nel 2014 ai preliminari di Champions parò due rigori. Da allora è un vero e proprio leader e idolo.

Ludogorets aggressivo, poi segna Cutrone

Nei primi venti minuti di gara, il Milan soffre moltissimo. L'atteggiamento del Ludogorets crea grossi problemi soprattutto ai terzini rossoneri. Al 5' una discesa di Vura costringe Abate al fallo: l'arbitro lo ammonisce. Dalla punizione conseguente, l’altro esterno offensivo, Lukoki sfiora l’incrocio dei pali. Il Milan commette troppi errori in fase di impostazione, Gattuso si arrabbia e la formazione bulgara ci prova con insistenza, senza riuscire però a sbloccare la partita. Con il passare dei minuti, i rossoneri prendono le misure e risalgono: al 16' Abate manda alto. Quattro minuti dopo, Suso e Bonaventura costruiscono una bella chance per Cutrone: il tiro del giovane attaccante è murato da Plastun. Al 43' Bonaventura va via a Cicinho in area, la sua conclusione finisce alta. E' l'occasione che anticipa il gol: due minuti dopo. Tiro-cross di Calhanoglu, Cutrone sfiora leggermente di testa e batte Renan. Per il rossonero è il 13° gol stagionale: almeno 5 in più di ogni altro compagno di squadra. In Europa League è il quarto in sei presenze. Numeri di grande livello per un classe ’98 destinato a inizio stagione a non avere tutto lo spazio che si è saputo conquistare.
 

Bulgari all’attacco, ma Rodriguez la chiude

Con l’entrata in campo di Wanderson al posto di Marcelinho (in posizione di trequartista), il Ludogorets crea ancora più problemi. E il Milan lo percepisce subito. Al 51' è proprio il neo entrato a confezionare un pallone perfetto per Marcelinho che non riesce però a raggiungere il perfetto impatto con il pallone. Al 56’ Abate atterra Sasha in area, lanciato in posizione pericolosissima sulla sinistra. Sarebbe calcio di rigore, ma l’arbitro ferma tutto: era fuorigioco in precedenza. Decisione giusta, ma che rischio per i rossoneri (il terzino era anche ammonito). Nel momento più difficile, ci pensa ancora Cutrone ad allontanare i problemi. Come? Conquistando un calcio di rigore al 62’ (fallo di Moti). Dal dischetto il neo entrato Rodriguez (al posto di Abate), fissa il risultato sul 2-0. Inevitabilmente la forza mostrata nei primi minuti della ripresa dai bulgari, si affievolisce. Il Milan però non sbaglia nulla: addormenta la gara e non rischia quasi mai. Al 92’ Borini, anzi, firma il tris. In attesa del ritorno, il 3-0 è un risultato che in vista del ritorno è perfetto. Ribaltarla a San Siro, per i bulgari non sarà facile.