Milan-Betis, Gattuso: "Abbiamo perso la bussola. Sono il primo responsabile, giusto che venga messo in discussione"

Europa League

Ancora uno stop per il Milan, che viene sconfitto dal Betis a San Siro nella 3^ giornata di Europa League: segnano Sanabria e Lo Celso per gli spagnoli, non basta Cutrone per il Milan. L'amarezza di Gattuso: "Sarà difficile dormire dopo una prestazione così, non me la spiego. Siamo fragili, questo mi preoccupa"

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Seconda sconfitta consecutiva, dopo quella nel derby, per il Milan di Gennaro Gattuso. La squadra rossonera non reagisce e si arrende anche agli spagnoli del Betis Siviglia, nella 3^ giornata della fase a gironi di Europa League. 75 minuti molto negativi, per ammissione dello stesso Romagnoli nel post-partita, poi il gol di Cutrone che ha parzialmente risvegliato la squadra: ma non è bastato. Gattuso ha analizzato con la consueta sincerità che lo contraddistingue la partita ai microfoni di Sky Sport: "Cosa succede? Succede che abbiamo perso la bussola - ha ammesso - oggi è stata una partita di sofferenza. Stiamo perdendo le nostre sicurezze, non giochiamo con la mente libera, non riusciamo a trovare le nostre giocate. Ci è andata anche bene, perché il Betis non ha rubato nulla e anzi ha dominato. Mi preoccupano la mentalità e la fragilità di tutta la squadra". L'allenatore rossonero parla di involuzione: "In questo momento non siamo nemmeno bravi laddove per tanto tempo abbiamo fatto la differenza, non siamo più la squadra di due settimane fa. Non riusciamo a trovare fluidità, facciamo fatica a girare la palla: ci manca lucidità, siamo arruffoni. Bisogna trovare la soluzione e parlare con i giocatori, capire qual è il problema: possono anche essere le mie idee tattiche".

"Il primo responsabile sono io. Sarà difficile prendere sonno..."

Per Gattuso il problema non è solo tattico, ma soprattutto mentale: "Non riusciamo a reagire mentalmente, basta guardare il torello che abbiamo subito nel secondo tempo: non l'abbiamo presa mai". Poi arriva il mea culpa: "Il primo responsabile sono io, le scelte le faccio io e me ne devo assumere le conseguenze. Isolare la squadra dalle critiche eccessive? Nessuno - sottolinea - sta offendendo i giocatori. È giusto che io venga messo in discussione e che si facciano chiacchiere su di me, perché alleno una società gloriosa. Ma questo deve essere un mio problema, non loro". Gattuso proprio non si spiega la prestazione contro il Betis, considerando anche il clima di Milanello: "Magari vi sembreranno falsità, ma ve lo assicuro: la mentalità e la voglia che ho visto a Milanello in questi giorni mi sono piaciute, ma oggi non siamo riusciti a metterle in campo. E se con l'Inter continuo a pensare che non fosse tutto da buttare - conclude - stasera sarà difficile dormire dopo una prestazione così. Sembravamo quelli che l'anno scorso abbiamo perso a Verona e pareggiato a Benevento e questo non posso accettarlo".

Romagnoli e Reina: "Oggi male, ma non è tutto buio"

Anche Reina e Romagnoli, al fischio finale, hanno analizzato il match e parlato del duro momento che stanno vivendo i rossoneri: "Siamo entrati male e abbiamo regalato 75' buoni - ha ammesso il difensore - giocando male e non riuscendo a pressarli: dovevamo are molto di più. Non so se sia un problema fisico o mentale, so che è un periodo in cui ogni cosa che facciamo la facciamo male. Dobbiamo riuscire a tirare fuori il meglio da noi stessi". Il portiere ha fornito un'analisi molto lucida, da veterano qual è: "Sulla partita, dico che avevamo di fronte una squadra che palleggia molto bene e questo ci ha innervositi. A volte dobbiamo essere più professionisti, leggere meglio le situazioni e avere l'umiltà di saper soffrire e tenere botta, per poi proporre il nostro gioco. Da questa sconfitta - sottolinea Reina - dobbiamo imparare. Domani ne parleremo con calma, ora non bisogna cercare i colpevoli ma restare freddi e lucidi. Fiducia in Gattuso? Assolutamente sì, più di prima. Possiamo fare bene, non è tutto buio: l'importante è restare sereni e non fare valutazioni sbagliate".