Dopo la bastosta subita sul campo del City da Pep Guardiola arrivata al culmine di un periodo negativo non sono giorni tranquilli quelli di Sarri, alle prese col difficile rapporto con Abramovich e con le tantissime voci di un suo futuro a rischio. Ecco che allora un'insolita richiesta, arrivata nel freddo di Malmoe, può riportare alla sua mente antichi e dolci ricordi
A tormentare il sonno di Maurizio Sarri non sono più gli avversari. A togliergli la tranquillità notturna ora ci pensa direttamente il Chelsea, che negli ultimi due mesi è inciampato in una crisi d’identità alla quale lui stesso, Maurizio Sarri, non è ancora riuscito a trovare rimedio. La squadra che strappava applausi e consensi fino a fine novembre si è sciolta come la neve di Malmoe, dove i Blues torneranno in campo dopo lo shock patito in casa del City. "Non sarà facile tornare in campo dopo una sconfitta di quelle dimensioni, ma dobbiamo cercare di reagire nel miglior modo possibile e riannodare il filo con il bel gioco" è il messaggio recapitato alla squadra, ancora stordita per la sconfitta più pesante incassata dal club da quando esiste la Premier.
Scivolato ai margini della zona Champions, il Chelsea si gioca tantissimo contro un avversario modesto ma rognoso come tutte le squadre nordiche e Sarri ancora di più. Anche se, come consuetudine, Abramovic non l’ha chiamato nemmeno dopo lo 0-6 di Manchester. "Non ho detto che non lo sento mai, ho detto che non lo sento spesso. L’ultima volta ci saremo sentiti tre settimane fa. L’intervista di domenica nella quale spiegavo questo aspetto - (rilasciata a Sky, ndr) - era in italiano, e in italiano sono più bravo di te", ha ribattuto (ridendo) al collega inglese che lo incalzava. A Sarri devono sembrare lontanissimi in questi giorni i tempi, il calore e l’empatia di Napoli, come certifica, tra l’altro, autografo rilasciato (per interposta persona) a un suo fan nella sala stampa dello stadio di Malmoe. "Forza Napoli sempre!", la firma finale sul bigliettino. Il Napoli e i napoletani ringrazieranno e faranno il tifo per lui.
