Milan in Europa League salvo urgenze, la sentenza del TAS non è ancora fissata

Europa League
(Getty)

Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha aggiornato il calendario delle udienze in calendario fino al 14 agosto: non è in programma quella sulla controversia Milan-Uefa. Salvo procedimenti d'urgenza, l'Europa League dei rossoneri non è a rischio

I MOTIVI DEL DEFERIMENTO UEFA

LA SOSPENSIONE UEFA DI UNA SETTIMANA PRIMA

Al momento l'Europa League è salva per il Milan. Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha aggiornato il calendario delle udienze in programma di qui al 14 agosto, data in cui le competizioni europee avranno già avuto il via, e nell'elenco degli appuntamenti fissati nelle aule del TAS non c'è quello riguardante il ricorso presentato il 24 dicembre 2018 dal club rossonero. Salvo procedimenti d'urgenza, che al momento non sono in programma, il Milan - grazie al quinto posto conquistato nella Serie A 2018/2019 - partirebbe così direttamente dalla fase a gironi della prossima Europa League, con la Roma ai preliminari e il Torino escluso.

Rossoneri obbligati a raggiungere il pareggio di bilancio entro giugno 2021

Il Milan era stato sanzionato dall'Uefa per il mancato rispetto dei parametri imposti dal Fair Play Finanziario nel triennio 2015-2017. Nello scorso luglio il club rossonero era stato condannato a un anno fuori dalle coppe, ma il ricorso immediato al TAS aveva dato esito favorevole: la sanzione era stata valutata come sproporzionata e Nyon aveva riformato il giudizio in senso migliorativo. A quel punto, con pronuncia dello scorso dicembre, al Milan era stato imposto l'obbligo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 30 giugno 2021: in caso contrario, la sanzione prevista corrisponderebbe all’esclusione per un anno dalla prima competizione Uefa utile disputata nella stagione successiva. Inoltre, il club rossonero si era visto trattenere una cifra pari a 12 milioni dai premi relativi all'Europa League 2018/2019, con l’obbligo di non registrare più di 21 giocatori in rosa per le competizioni Uefa delle stagioni 2019/20 e 2020/21. In corso c'è però anche un secondo procedimento, relativo ai conti del triennio successivo, 2016/2018. Bilancio per il quale il club è stato nuovamente deferito. La Camera giudicante del Club Financial Control Body dell'Uefa ha deciso però di sospendere il procedimento, legando la sospensione all'attesa per la pronuncia del TAS sul ricorso del club rossonero in merito alle sanzioni per le violazioni al Financial Fair Play nel periodo 2015/2017.

Non c'è nemmeno il nome del Manchester City

Nell'elenco delle società oggetto di udienze di qui al 14 agosto non compare nemmeno quello del Manchester City. Il club inglese aveva esibito ricorso preventivo al Tribunale Arbitrale dello Sport, in relazione al deferimento ricevuto dalla Uefa per aver violato i paletti imposti dal fair-play finanziario. La presenza dei Citizens di fronte al Tribunale d'arbitrato dello Sport non è al momento in programma di qui ai prossimi due mesi, dato che - anche in questo caso in assenza di eventuali procedimenti d'urgenza, che oggi non sono in calendario - non metterebbe a rischio la partecipazione alla Champions League 2019/2020 della squadra che ha vinto l'ultima edizione della Premier League.