L'Inter domina e raggiunge il Siviglia nella finale di Europa League. Sblocca Lautaro nel primo tempo, poi ripresa straordinaria della squadra di Conte. Raddoppia D'Ambrosio, ancora Lautaro fa 3-0 e Lukaku chiude i conti con una doppietta nel finale. Appuntamento per la finalissima a Colonia venerdì 21 agosto
INTER-SHAKHTAR 5-0 (Highlights)
19' e 74' Lautaro, 64' D'Ambrosio, 78' e 84' Lukaku
INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D'Ambrosio (81' Moses), Barella, Brozovic (85' Sensi), Gagliardini, Young (66' Biraghi); Lukaku (85' Esposito), Lautaro (81' Eriksen). All. Conte
SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Dodò, Krivtsov, Khocholava, Matviyenko; Marcos Antonio, Stepanenko; Marlos (75' Konoplyanka), Alan Patrick (59' Solomon), Taison; Junior Moraes. All. Castro
Ammoniti: Taison (S)
Un'Inter devastante. Una semifinale dominata. Tatticamente da Conte e dai giocatori in campo. Cinque gol, a zero. Lautaro ne fa due festeggiando col pallone sotto la maglietta come avesse il pancione (sarà papà), Lukaku combatte come al solito e poi segna due gol, bellissimo il quinto numero 33 di una stagione pazzesca. D'Ambrosio ancora decisivo. Ma è la forza del gruppo a portare i nerazzurri in finale di Europa League, e la rete numero 111 della squadra in stagione (record storico del club dal 1929-30) ne è la dimostrazione. Ora il Siviglia nell'atto finale, dieci anni dopo quella del triplete e la prima in Europa League dal 1998, nella vecchia Coppa Uefa.
La partita
Nell'Inter Conte non cambia niente rispetto a ottavi e quarti di Europa League: stesso XI di partenza con Lautaro e Lukaku titolari davanti nel 352. Eriksen in panchina, dove c'è anche Sanchez che svolge il riscaldamento e si mette a disposizione della squadra nonostante il recente infortunio. Nessun cambio dell'ultima ora invece per Castro, che ritrova in difesa Khocholava. Pronti e via i ritmi non sono subito altissimi, tanto che la prima vera accelerazione è il gol: Barella recupera sul rinvio maldestro di Pyatov e sforna l'assist per Lautaro, che incorna in mezzo all'area l'1-0. Saranno poi insidiosi anche D'Ambrosio (a un passo dalla volée sotto porta) e lo stesso Barella, indemoniato, con un destro dal limite parato. 66% di possesso palla Shakhtar nella prima frazione, ma anche nessuna vera occasione. Tanti fraseggi, pochi palloni in area.
Dunque la ripresa, che si apre subito con due occasioni Inter: prima Lautaro (pallonetto salvato da Pyatov) e poi Lukaku (destro a giro largo di poco). Non l'unica emozione della ripresa: al 60' il primo vero errore difensivo dell'Inter, coi centrali di Conte che si perdono Moraes libero di colpire in area, ma Handanovic salva d'istinto. Passano tre minuti e D'Ambrosio cala il bis di testa sul corner di Brozovic. È il 2-0 che, di fatto, chiude il match. L'unica chance dello Shakhtar resterà tale, poi ancora Lautaro fa tris e Lukaku si scatena chiudendo il match, col punto esclamativo finale segnando al 78' e all'84'.
Arbitrerà la partita il polacco Szymon Marciniak, assistenti Sokolnicki e Listkiewicz. Il quarto uomo sarà lo scozzese William Collum. Al Var Pawel Gil con Tomasz Kwiatkowski.
Romelu Lukaku colleziona la sua 50ª presenza con l’Inter in tutte le competizioni, record tra i giocatori della Serie A 2019/20 e primo nerazzurro a raggiungere questo traguardo in una singola stagione da Zanetti (52) ed Eto’o (53) nel 2010/11.
Marotta nel pre partita: "Inter in continua crescita? Ricordiamoci che Conte è qui solo da una stagione, il fatto di continuare a crescere è un segnale molto positivo per il futuro. Significa che le idee dell'allenatore sono state impresse nei giocatori. Livello di esperienza della squadra? Alcuni dei nostri giocatori sono alle prime esperienze in campo internazionale. Partite come queste non possono che giovare, comprese le sconfitte come quelle col Barcellona o il Dortmund in Champions". L'INTERVISTA COMPLETA
Ora in diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport 24 il pre partita di Inter-Shakhtar.
Dopo il Gruppo Suning, con Steven Zhang presidente a capo dell'Inter (ormai dal 2016) si è da poco aggiunta ufficialmente una nuova proprietà straniera in Serie A: quella della Roma passata al gruppo Friedkin.
Qui la notizia e tutto il racconto del closing day in casa Roma