Lazio-Viktoria Plzen, Baroni: "Ci voleva una serata così, complimenti a tutti"

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Marco Baroni si gode i quarti di finale di Europa League, centrati al primo tentativo nella sua carriera da allenatore: "Partita di spessore, a questo livello ci sono molte difficoltà e noi siamo stati bravi a reagire subito dopo il gol subito". Sui tanti impegni e la possibile stanchezza che sembra colpire anche la sua squadra: "Non ne voglio sentir parlare, nello spogliatoio invitavo già a pensare al Bologna..."

LAZIO-VIKTORIA PLZEN 1-1, GOL E HIGHLIGHTS - BOLOGNA-LAZIO LIVE

Marco Baroni è raggiante ai microfoni di Sky Sport nel post partita di Lazio-Viktoria Plzen, match che ha dato ai biancocelesti la qualificazione ai quarti di finale di Europa League. L'allenatore raggiunge un traguardo prestigioso nel suo primo anno di partecipazione a una coppa europea: "Partita di spessore, le difficoltà a questi livelli ci sono, loro sono aggressivi e finora avevano messo in crisi molte altre squadre. Abbiamo alzato il ritmo dopo il gol subito e abbiamo reagito bene, complimenti ai ragazzi e al pubblico. Abbiamo recuperato diversi infortunati e sono più sereno perché stanno rientrando giocatori importanti come Castellanos, Vecino e Patric. Ci voleva una serata così". 

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"Stanchezza? Già si pensa al Bologna..."

Nonostante la felicità per la qualificazione, Baroni non perde di vista la rotta e invita la squadra a pensare già al prossimo match: "La stanchezza la tolgo io dalla testa dei ragazzi, nello spogliatoio ho già detto a tutti di recuperare fisicamente e mentalmente per Bologna. La gestione non è una nostra qualità, questa squadra purtroppo e per fortuna ha bisogno di andare sempre a un ritmo alto. Loro con l’attacco alle seconde palle mettevano in difficoltà il nostro centrocampo a due. I complimenti alla mia squadra sono sinceri". Sul fatto di poter contare di nuovo su tutta la rosa: "Alcuni giocatori possono avvertire il peso di portare avanti obiettivi per una piazza importante, alcuni come Rovella li porto in panchina anche se non possono giocare perché hanno un'importanza enorme per il gruppo. In una squadra rinnovata e ringiovanita c’è bisogno di giocatori importanti quando giocano, quando si allenano e anche se non ci sono".

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