Italia-Liechtenstein, Mancini: "Riportato entusiasmo grazie al gioco, siamo felici"

Europei

Dopo l’esordio vincente nelle qualificazioni a Euro 2020, le parole del CT dell’Italia in vista della seconda contro il Liechtenstein: "Dovremo fare pochi errori e mantenere lo stesso atteggiamento di sempre, indipendentemente dall’avversario. Stiamo riportando entusiasmo attraverso il gioco, siamo felici". Poi anche una battuta su Sacchi

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L’esordio contro la Finlandia nelle qualificazioni agli Europei 2020 è stato più che positivo, sia per il risultato ottenuto che per la prestazione offerta. Adesso l’Italia di Roberto Mancini vuole continuare su questa strada: nel secondo match del girone J di qualificazione a Euro2020, gli Azzurri sono chiamati ad affrontare il Liechtenstein. Gara sulla carta particolarmente abbordabile quella in programma martedì 26 marzo allo stadio Tardini di Parma, ma per Roberto Mancini vietati i cali di tensione: "In partite così si pensa sempre a fare qualcosa in più – ha spiegato il CT in conferenza stampa -, è questo l’errore che rischiamo di fare domani sera. Invece servirà fare pochi errori e seguire sempre il filo del gioco. Una squadra diventa forte soltanto se mantiene sempre lo stesso atteggiamento, indipendentemente da quale sia l’avversario da affrontare. Noi cerchiamo la nostra vera identità, a prescindere da chi ci troviamo di fronte. Iniziamo ad avere alcune partite insieme e quindi abbiamo il nostro gioco sia se affrontiamo il Brasile, sia se giochiamo contro il Liechtenstein, che tra l'altro ha un allenatore di esperienza che conosce bene il calcio. Rispettiamo tutti, di sicuro loro si chiuderanno e starà a noi trovare la chiave giusta. Dovremo essere aggressivi e cercare di fare subito risultato per non rischiare di innervosorci, nulla è scontato. Sono alla mia decima partita qui e sono felice, mi diverto ed è tutto molto stimolante. Quando siamo arrivati volevamo riportare entusiasmo e non potevamo farlo se non attraverso il gioco: di questo siamo felici".

La battuta su Sacchi

Tra chi si è complimentato con Roberto Mancini per il bel gioco offerto dalla sua Nazionale c'è anche Arrigo Sacchi, CT della spedizione azzurra ai Mondiali di USA '94 che in quell'occasione non convocò l'attuale selezionatore. Per questo Mancini non ha perso l'occasione per commentare con un battuta: "I complimenti di Sacchi? Ha sbagliato - ha detto sorridendo -, arriva con 24 anni di ritardo. A parte gli scherzi, complimenti del genere fanno piacere. Sacchi ha cambiato la storia del calci".

Cambi di formazione

Mancini ha poi annunciato qualche cambio di formazione rispetto all’undici iniziale che ha affrontato la Finlandia a Udine: "Sicuramente cambieremo qualcosa, ma non ho ancora scelto – ha chiarito - deciderò tutto soltanto dopo l’allenamento. Cambieremo tre o quattro giocatori, uno o forse due in difesa. Centrocampo? Sensi, Verratti e Barella possono fare il vice-Jorginho: capita già durante le gare, non abbiamo problemi da quel punto di vista. Quagliarella? Non è un giocatore a gettone, sa giocare a calcio ed è qui perché lo merita: abbiamo bisogno di gol e abbiamo bisogno di lui. Dopo la Finlandia non ho detto nulla ai ragazzi, ho lasciato 30 ore di libertà alla squadra. Forse Immobile c’era rimasto un po’ male per i cori solo pro-Quagliarella, ma gli ho spiegato che Fabio aveva giocato lì". In chiusura Mancini ha parlato anche di Kean, grande protagonista con la Finlandia, e ha spiegato la scelta di dare a Bernardeschi la maglia numero 10. Infine ha speso parole positive per Inglese: "Kean è ancora giovane. E i giovani possono sbagliare. La 10 a Bernardeschi? Ha deciso la squadra. Lui ha qualità enormi, ma può ancora migliorare, soprattutto in zona offensiva. La Nazionale del futuro? Seguiamo Roberto Inglese – ha concluso il CT dell’Italia -, un ragazzo che sta migliorando e che verrà nuovamente convocato in futuro".