Italia Under 21, Meret: "C'è pressione, si può vincere". Audero: "Sognavo questo momento"

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L'avventura dell'Under 21 nell'Europeo di casa è pronta a cominciare. In conferenza si sono presentati i due forti portieri a disposizione di Di Biagio. Meret: "Chiunque scenderà in campo contro la Spagna darà tutto, l'esperienza con il Napoli può aiutarmi". Audero: "Sognavo di poter arrivare qui, felice per il momento dei giovani in Serie A"

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L’esordio all’Europeo per l’Italia Under 21 di Gigi Di Biagio è ormai vicinissimo. La partita con la Spagna, che si giocherà domenica 16 giugno in un Dall’Ara totalmente esaurito e che vi strasmetteremo come tutte le partite della manifestazione, è alle porte e a parlarne in conferenza stampa sono stati i tre portieri degli Azzurrini, ancora in ballottaggio per un posto da titolare. “La viviamo comunque bene - ha esordito Alex Meret, portiere del Napoli, che ha giocato nell’ultima amichevole contro la Croazia - Siamo un bel gruppo, stiamo lavorando bene tutti e ognuno sta dando il meglio di sé. Chiunque scenderà in campo contro la Spagna darà tutto. Si lavora sempre pensando di giocare, altrimenti si penserà alla partita dopo. Sceglierà il mister, come è giusto che sia”. Un bilancio, poi, sul cammino di avvicinamento dell’Italia all’Europeo di casa: “La prima sfida sarà fondamentale per indirizzare tutto il girone. Noi ci arriviamo convinti delle nostre qualità, della forza di questo gruppo. La Spagna è certamente tra le favorite perché ha giocatori di qualità ed esperienza, ma giocando in casa avremo una spinta in più per puntare a un risultato positivo. Noi, come loro, accreditati per vincere”. La finale a Udine uno stimolo in più per Meret, che lì è nato: “Sarebbe un grandissimo sogno giocare nella mia città natale. Se sono da Nazionale maggiore? Sicuramente gli infortuni mi hanno limitato, ma credo di esserne uscito sempre abbastanza bene. Ora voglio trovare continuità. Per me conta aver giocato anche in Champions, ovviamente: le sfide più alte ti fanno crescere più in fretta e ti preparano per tornei come questo”.

Audero: "Giocare per l'Italia un sogno. Giovani in Serie A? Avanti così"

Insieme a Meret anche Emil Audero, il vero rivale del portiere del Napoli per un posto tra i pali: “Tra di noi c'è un ottimo rapporto - ha spiegato - L'amicizia tra aiuta molto e quando c'è questa base vivi  serenamente ogni questione. Posto da titolare ancora da assegnare? Da un lato se uno lo sa prima è meglio per potersi preparare, ma allo stesso tempo sapendo che è tutto da definire uno cerca sempre di dare ancora di più in allenamento. Bisogna prenderla nel modo giusto”. Per l’esordio al Dall’Ara sarà tutto esaurito: “Da piccolo speravo di indossare la maglia azzurra e ora è giusto vivere questo momento: a prescindere da come andrà, sarà una bellissima esperienza”. Sulla Spagna: “Abbiamo studiato bene i nostri avversari, che hanno buone qualità nel palleggio e ottimi finalizzatori. Dobbiamo provare il giusto rispetto ma forti delle nostre caratteristiche”. Parole positive, poi, riguardo alla nuova tendenza che vede i giovani più protagonisti in Serie A: “Anni fa si diceva che non c'erano giovani italiani in campionato, adesso è impossibile dirlo. Abbiamo cambiato rapidamente ed è un punto a favore del calcio italiano. Noi 23 siamo l'esempio, abbiamo un minutaggio medio alto, più o meno tutti. Bisogna continuare su questa strada. La possibile ricompra della Juventus? Io ora penso alla Nazionale, all'Under 21. E per ora sono un giocatore a tutti gli effetti della Sampdoria e ne sono molto contento. Spero di fare un altro anno buono come questo. C'è una finestrina per la Juve, però son sincero: non ci penso più tanto”.

Montipò: "Trasformiamo la pressione in carica agonistica"

Spazio in conferenza anche per Lorenzo Montipò, portiere del Benevento che presumibilmente sarà il terzo nelle gerarchie di Di Biagio: “Confermo quello che hanno detto i miei compagni: chi va in campo verrà sostenuto dagli altri due - ha spiegato - Avere questa maglia addosso ti dà sempre qualcosa in più. In una competizione come l’Europeo, per la prima volta in Italia per giunta, diventa ancora più importante avere la giusta motivazione. La pressione va trasformata in carica agonistica”, ha concluso.