Italia, Mancini: "Io come Pozzo? Manca una vittoria e... due mondiali"

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Il Ct azzurro, ancora imbattuto nel proprio girone e già qualificato ad Euro 2020, ha parlato alla vigilia del match contro il Liechtenstein: "Non cambierò tutta la squadra, non voglio che si sottovaluti la partita. Mi piacerebbe finire in testa al gruppo a quota 30 punti". Poi sull'Europeo: "Ci saranno gare più difficili". Poi scherza sul record di Pozzo

Sette su sette, qualificazione in tasca ma nessuna voglia di fermarsi. L’Italia corre veloce verso Euro 2020, ritrovando il sorriso dopo la mancata qualificazione al Mondiale russo. Battuta la Grecia, adesso c’è il Liechtenstein che – a differenza degli azzurri – non ha mai vinto. Cinque sconfitte e due pareggi per la squadra di Kolvidsson, reduce dai due 1-1 contro Grecia e Armenia. All’andata finì 6-0 per l’Italia, ma guai a sottovalutare l’avversario: “Mi piacerebbe terminare in testa il girone, arrivare a quota 30 punti e dare spazio a chi ha giocato meno fino a questo momento – ha spiegato Mancini in conferenza stampa – vorrei sperimentare qualche giovane per il post Europeo. Quest’ultimo sarà diverso rispetto a quanto abbiamo dovuto affrontare fino ad oggi, ci saranno ovviamente più difficoltà”. Il Ct, qualora dovesse centrare i tre punti anche nella gara di martedì, eguaglierebbe Pozzo e le sue nove vittorie consecutive: “Manca ancora una partita e poi due Mondiali – ha spiegato sorridendo – lui è un mito, stiamo parlando del niente”.  Chiosa allora sulla formazione: “Penso di cambiarne tanti, però ancora non ho certezze. Giocheranno Sirigu, Belotti – che non è una seconda scelta ma parte alla pari con Immobile -  Zaniolo, uno tra Izzo e Di Lorenzo, uno tra Grifo ed El Shaarawy. Probabilmente anche Biraghi. Romagnoli invece non sta benissimo. Tuttavia non cambierò tutta la squadra perché sarebbe un rischio. E non voglio che si sottovaluti la partita”.