Spagna, polemiche per mancati vaccini a nazionale dopo positività Busquets

Europei

Dopo la positività al coronavirus di Sergio Busquets è polemica in Spagna tra la federazione e il governo, che ha negato una via preferenziale per il vaccino ai giocatori che parteciperanno all'Europeo. Intanto l'amichevole di martedì contro la Lituania verrà giocata dall'Under 21

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Dopo il caso del capitano della Spagna, Sergio Busquets, risultato positivo al Covid è polemica nei confronti del governo di Madrid negli ambienti della nazionale di Luis Enrique, per la scelta di non vaccinare i giocatori prima degli Europei di calcio. Diversi media spagnoli, da El Mundo a Cadena Ser, riferiscono da fonti della federcalcio spagnola forte irritazione. Le trattative per vaccinare la nazionale di calcio erano cominciate tre mesi fa, ma il governo guidato da Pedro Sanchez ha opposto un rifiuto categorico, a differenza della spedizione olimpica spagnola al quale è stato detto sì.

 

"Stanno vaccinando l'intera delegazione olimpica, e questo va bene - sottolineano ai media fonti della federcalcio spagnola - Ma perché non possiamo vaccinarci noi? Parliamo di 25 vaccini, non di più". In Spagna è però polemica anche sulla scelta di Luis Enrique di portare 24 giocatori invece dei 26 concessi dall'Uefa in deroga. In ogni caso il ct spagnolo ha tempo fino a sabato - 48 ore prima del primo match, contro la Svezia - per sostituire Busquets. Nel ritiro della nazionale c'è intanto forte timore per eventuali contagi: la nazionale ha vissuto gli ultimi giorni in 'bolla', ma i contatti tra i giocatori sono stati ovviamente stretti. Intanto l’amichevole di domani (martedì) a Madrid contro la Lituania verrà giocata dalla selezione Under 21.