L'esterno festeggia la vittoria degli Europei: "La dedico a Gianluca Vialli, per noi è un esempio vivente e una persona speciale. È stato un torneo difficilissimo, soprattutto per me, ma in questo gruppo eravamo tutti titolari. Ero pronto per tirare il sesto rigore, per fortuna Donnarumma ha chiuso prima la partita. Non è 'it's coming Home' ma 'It's coming Rome', hanno sbagliato solo una consonante"
Alessandro Florenzi ha giocato il primo tempo della gara d'esordio e gli ultimi cinque minuti della finale, l'apertura e la chiusura di un torneo che ha visto l'Italia trionfare. Un infortunio lo ha tenuto fuori per le restanti cinque partite, ma l'esterno ha fatto parte di un gruppo fantastico che ha trascinato questa Nazionale sul tetto d'Europa. Florenzi parte da una dedica, per il capo delegazione Gianluca Vialli: "So che queste parole lo faranno arrabbiare, ma è importante che tutti lo sappiano – le sue parole a Sky Sport – Noi abbiamo un esempio che ci dimostra ogni giorno come si deve vivere, come ci si deve comportare in qualsiasi ambiente ti trovi e in qualsiasi situazione. Per noi è speciale, questa vittoria senza di lui, così come senza Mancini e gli altri, non sarebbe niente. Lui è un esempio vivente, mi odierà per queste parole ma se le merita".
"Non è 'it's coming Home' ma 'it's coming Rome'"
Sul trionfo Europeo, aggiunge: "Non è stato un percorso facile, soprattutto per me – prosegue - Ma questo gruppo ha dimostrato che chiunque gioca è titolare. Ero pronto per calciare il sesto rigore, ma per fortuna Donnarumma non me l'ha fatto tirare. Sarà davvero emozionante tornare a Roma con la coppa. Loro erano convinti di vincere ma hanno fatto i conti senza l'oste. Non è 'it's coming Home' ma 'it's coming Rome', hanno sbagliato solo una consonante".