Zaniolo, segnali di equilibrio azzurro da Italia-Ucraina

il protagonista

Silvia Vallini

Una delle note positive della vittoria dell'Italia sull'Ucraina è la prestazione di Niccolò Zaniolo: ritrovato in Nazionale, titolare e convincente, anche per l'atteggiamento…

Il punto d’equilibrio potrebbe essere azzurro, puntellato dalle parole schiette di Spalletti, che critica anche, se un fallo costato il pareggio con la Macedonia si poteva tranquillamente evitare, ma poi offre subito un’occasione, che vuol dire fiducia e anche impulso a dare tutto per meritarla. L’equilibrio è una ricerca continua soprattutto per chi come Zaniolo ha vissuto tra vette e vuoto, tra record ed esclusioni. 

Sulle montagne russe

Il più giovane italiano a realizzare una doppietta in Champions, il ragazzo convocato in Nazionale a 19 anni senza nemmeno una presenza in A, punito poi per motivi etici o non chiamato per scelta tecnica. Forte nel corpo e fragile nelle ginocchia. Il più giovane nella storia della Roma a segnare con l’Italia e l’Italia lasciata per ritrovarsi altrove, tra Galatasaray e Aston Villa e per tornare all’azzurro. 

Il Napoli sfiorato

Lo scorso gennaio sarebbe potuto essere quello del Napoli, il Napoli di Spalletti. Una valutazione fu fatta e quell’assist per Raspadori, tra potenza e pura qualità, sarebbe potuto nascere prima. Ora però è il momento, per mettere ordine al caos. E se i dissidi con Zaccagni sono stati causa di un allontanamento con Mancini, trovarsi insieme nel tridente e giocare bene entrambi… anche questo, è un segnale di equilibrio. Le premesse ci sono, almeno in Nazionale, perché il filo diventi una pista, per far decollare le ambizioni: quelle non solo di giocare l’Europeo, ma di farlo da protagonisti.