Italia-Svizzera, Malagò: "Sembrava di essere su 'Scherzi a parte'"
nazionaleIl presidente del Coni in un'intervista al 'Corriere della Sera' sulla disfatta della Nazionale agli Europei: "Prestazione inverosimile. Il curriculum di Spalletti parla da solo, ma è evidente che ha responsabilità"
Il presidente del Coni Giovanni Malagò al 'Corriere della Sera' ha analizzato il fallimento della nazionale italiana agli Europei: "Davanti alla disfatta con la Svizzera ho pensato di essere in una puntata di 'Scherzi a parte'. Mi è capitato di assistere a sconfitte, ovvio. In sport individuali può succedere che il tennista o il nuotatore di turno proprio nel giorno della gara, a causa di un problema fisico o mentale, abbia una pessima prestazione. Ma in uno sport di squadra, con la possibilità di effettuare cinque sostituzioni su undici, la scena mi è sembrata inverosimile. Spalletti è stato onesto nell'ammettere di aver sbagliato e che il mestiere del selezionatore è diverso da quello dell'allenatore. Il Ct deve saper gestire un gruppo in base alle proprie idee tattiche. Il suo curriculum parla da solo ma è evidente che ha responsabilità". Dimissioni? "Un attimo. Chi ora le invoca dimentica che lo scorso anno riteneva Spalletti il miglior tecnico a disposizione. Ma se ora Luciano dice di essere pronto a rimettersi in gioco per dimostrare di poter ottenere risultati migliori, chi dovrebbe prendere la decisione di sostituirlo? I vertici federali che sono i primi a essere messi in discussione?". A Gravina ha detto che "non avrebbe potuto dilatare nel tempo questa situazione: l'aria si è fatta irrespirabile. Prima di questa tragedia nazionale, le elezioni federali si sarebbero dovute tenere fra febbraio e marzo del prossimo anno. Le ha convocate invece a novembre, alla prima data utile. Chi arriverà si prenderà le sue responsabilità e deciderà se accordare fiducia a Spalletti oppure fare altre valutazioni. Solo in questo sport esiste una legge non scritta. In caso di disfatta la responsabilità non è solo di chi va in campo ma anche dei dirigenti".