La Slovacchia è ufficialmente campione d'Europa: dopo 32 anni, la Uefa le ha riconosciuto la vittoria dell'Europeo 1976. Dopo lo scioglimento della Cecoslovacchia (dententrice del titolo del '76) in Repubblica Ceca e Slovacchia, la Uefa aveva scelto inizialmente di attribuire la vittoria solo alla Repubblica Ceca. Salvo poi cambiare idea dopo oltre 30 anni
La Slovacchia è ufficialmente campione d’Europa 1976. A sancirlo è stata una decisione della Uefa, che ha riconosciuto a Bratislava il titolo conquistato quasi cinquant’anni fa dall’allora Cecoslovacchia. Dopo anni di ricorsi, l’organo europeo ha accolto le richieste della nazionale slovacca e aggiornato i registri ufficiali.
La ricostruzione
Nel 1993 la Cecoslovacchia si sciolse in due stati sovrani indipendenti: Repubblica Ceca e Slovacchia. La Uefa aveva poi attribuito la vittoria soltanto a Praga, escludendo la Slovacchia nonostante il contributo fondamentale dei suoi giocatori, con 7 undicesimi della formazione titolare che avevano origini slovacche.
Gli Europei 1976
Il percorso della nazionale cecoslovacca è stato storico. Da assoluta outsider ha eliminato l’Unione Sovietica nei quarti e poi ha sorpreso l’Olanda in semifinale con un netto 3-1, arrivando in finale contro i campioni del mondo della Germania Ovest. La partita di Belgrado ha visto la Cecoslovacchia passare in vantaggio di due reti e poi subire la rimonta tedesca fino al 2-2, resistendo e portando la partita ai calci di rigore.
Il genio di Panenka
I tiri dal dischetto consegnarono alla storia uno dei gesti tecnici più celebri di questo sport. L’ultimo rigore lo ha tirato Antonin Panenka, che ha spiazzato il portiere tedesco Sepp Maier con uno scavetto tanto delicato quanto inatteso. Quel tiro, ribattezzato "cucchiaio", è diventato un simbolo di coraggio, che ancora oggi viene utilizzato spesso.
