Algarve Cup, col Portogallo un'Italia di carattere. Adesso c'è la Nuova Zelanda

Calcio femminile
Martina Angelini

Martina Angelini

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Le azzurre ribaltano il Portogallo e conquistano la semifinale. Una partita di carattere: brutto primo tempo, poi è tutta un’altra Italia. Sabato sera la sfida con la Nuova Zelanda

Non ci sono solo le “notti magiche”, gli stadi pieni, le emozioni mondiali. Ormai le Azzurre sanno che per riprovare certe sensazioni (ad Euro 2021 si giocherà in stadi come Wembley o l’Old Trafford) devono passare attraverso gare di preparazione difficili, in stadi vuoti e senza il calore costante dei propri tifosi.

 

Il torneo di Algarve serve a questo, a testare il carattere di una squadra che nei prossimi mesi è chiamata a un grandissimo sforzo per strappare il pass dell’Europeo inglese.

 

E l’Italia ha fatto proprio questo, ha messo alla prova i nervi e la tenuta mentale in una partita non facile, contro una squadra, il Portogallo, che è cresciuta molto rispetto a qualche anno fa e che, soprattutto, ha affrontato le Azzurre sapendo di avere di fronte un’avversaria capace di conquistarsi un posto fra le prime otto squadre del Mondo.

 

Male Gama e compagne nel primo tempo, gioco lento e con poche idee, colpa forse della mancanza a centrocampo della fantasia e della velocità di pensiero di Manuela Giugliano (in panchina, fermata da un problema alla caviglia). Nella ripresa, come era prevedibile, è tornata in campo un’altra Italia, perché a prescindere dalle indicazioni avute nell’intervallo (squadra più corta e gioco più rapido) questo è un gruppo pieno di carattere, a cui basta guardarsi negli occhi per capire di dover cambiare marcia.

 

Ed è proprio lo sguardo delle ragazze ad essere cambiato, basta guardare l’esultanza di Elena Linari dopo il gol del pareggio o la sicurezza con cui Cristiana Girelli è andata sul dischetto del rigore sapendo di avere nel destro il gol vittoria al 93’.

 

Grazie a tutto questo è arrivata una vittoria in rimonta che porta le Azzurre a giocarsi la semifinale contro la Nuova Zelanda, avversaria difficilissima da affrontare, una squadra fisica e con giocatrici di grandissima esperienza, allenata da una “vecchia volpe” del calcio femminile come Tom Sermanni, che per un anno ha guidato anche gli Usa prima che iniziasse l’era di Jill Ellis.

 

L’appuntamento è per sabato 7 marzo alle 22 ora italiana. Bisognerà ripartire dal secondo tempo contro il Portogallo e dalle tante cose positive: fra queste il rientro da titolare di Cecilia Salvai a quasi un anno dalla rottura del crociato, o l’esordio in Azzurro di Marta Mascarello, scesa in campo senza paura e con grande carattere. Ma per questa Italia non è certamente una novità.