"Livorno chiama...Chiellini risponde!": la sorella Silvia firma per la squadra femminile

Calcio femminile

Di 13 anni più giovane del capitano della Juventus, Silvia Chiellini trova l'accordo con la società amaranto. Dove nel 2000/01, Giorgio debuttava fra i professionisti

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Sarà di nuovo Chiellini-Livorno. Non Giorgio: a vestire la maglia amaranto sarà Silvia, sorella minore del capitano della Nazionale, pronta a iniziare una nuova avventura con la squadra di calcio femminile della città. Dopo una lunga parentesi al Murcia, Chiellini è pronta così a una nuova avventura in Eccellenza toscana: "Sono stati quattro anni bellissimi in Spagna", le prime dichiarazioni della classe '97, difensore come Giorgio. "Lì mi sono tolta molte soddisfazioni sia a livello sportivo che a livello universitario: a Murcia ho potuto realizzare il sogno di giocare in Liga nazionale, ora il mio obiettivo è quello di arrivarci con il Livorno, con il club che mi ha cresciuta e che ritengo la mia casa. Quando ho chiamato Flavio Carola, il mister, già avevo deciso che avrei vestito la maglia amaranto e sono contenta di aver fatto questa scelta! Ringrazio la società per questa opportunità, specialmente il mister e la presidente Giada Bellandi. Finalmente sono tornata a casa".

La storia di Giorgio Chiellini al Livorno

Pisani di nascita, ma livornesi di adozione. Prima di diventare un pilastro della Juve e della Nazionale, anche il fratello Giorgio aveva infatti mosso i primi passi da professionista con la maglia amaranto. Chiellini era arrivato alle giovanili del Livorno nel 1997, due anni prima dell'inizio della presidenza Spinelli. Poi è stato un percorso netto, da protagonista: il debutto in Serie C1 nel 2000/2001, nemmeno 17enne, quindi il salto in Serie B e soprattutto quel 2003/04 sugli scudi (42 presenze e 4 gol) culminato con la promozione in Serie A. Su di lui aveva già messo gli occhi Fabio Capello, fresco di firma alla Juventus e determinato a portare con sé quel promettente difensore. Seguirà un anno in prestito alla Fiorentina, il resto è storia.