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Champions femminile a Torino, Ceferin: "Nessun favore, abbiamo pagato"

Calcio femminile

Alle 19 la finale di Champions League femminile, con Ceferin che premierà una tra Barcellona e Lione all'Allianz Stadium. "Lo stadio della Juve di Agnelli? Nessun coinvolgimento emotivo, stasera è il nostro stadio". Sul movimento femminile: "Sviluppo veloce, la Uefa ha investito molto"

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Questa sera, all'Allianz Stadium di Torino (ore 19) si assegna la Champions League femminile. Finale tra Barcellona e Lione, tra i presenti anche il numero uno della Uefa, Aleksander Ceferin, che ha parlato così a Sky Sport a proposito dell'evoluzione del calcio femminile (e del fatto che il trofeo verrà assegnato proprio nello stadio di Andrea Agnelli).


Lo sviluppo del calcio femminile è la rivoluzione più importante nel calcio del nuovo millennio?

"Lo sviluppo del calcio femminile è molto veloce. Abbiamo investito molto nell'educazione e in altre risorse, ma per la UEFA tutti gli aspetti di sviluppo del calcio sono importanti. Il calcio femminile è molto importante, ma allo stesso modo anche il calcio giovanile. Il calcio sta diventando una cosa grande, così come quello femminile: se paragoniamo il calcio femminile di oggi con quello di 5 anni fa, oggi è davvero un altro sport…"


Cosa fa l’UEFA per promuovere il calcio femminile nelle aree in cui questo è meno sviluppato?

"Eventi come quello di oggi, la finale di Champions Femminile, la centralizzazione dei diritti, investire denaro nella formazione di ragazze e degli allenatori ci permette di promuovere il calcio al femminile negli stati in cui non è così sviluppato. Basti pensare che 10 anni fa c’erano parti d’Europa in cui si pensava che le donne non potessero giocare a pallone e che il calcio fosse solo per gli uomini. Credo che adesso nessuno in Europa possa piu’ pensarlo…"


Siamo a Torino, la città della Juventus e della Superlega. Consegnerà la Champions League nello stadio di proprietà degli Agnelli. Le chiedo se questa premiazione assume un valore diverso per lei?

"No, per me no… Abbiamo deciso di far disputare la finale di Champions League a Torino, e abbiamo pagato per lo stadio. Sicuramente non si fa un favore a nessuno, e quindi stasera è il nostro stadio. E non ho nessun coinvolgimento emotivo"