Dopo USA e Brasile tra le tante, anche la Spagna ottiene la parità salariale per la nazionale femminile. Le giocatrici spagnole percepiranno stesse somme e stessi bonus dei colleghi della nazionale maschile. Irene Paredes: "È un giorno storico. Grazie alla Federazione e a Luis Rubiales"
Svolta epocale per il calcio in Spagna. La Federcalcio spagnola ha infatti raggiunto un accordo per la parità salariale tra la nazionale maschile e la nazionale femminile, che permetterà alle giocatrici di percepire somme e bonus uguali a quelli della selezione maschile. L'accordo comincerà già da EURO 2022 dal 6 luglio in Inghilterra e continuerà per i prossimi cinque anni, fino al 2027. La comunicazione ufficiale è arrivata sul sito della Federcalcio spagnola. All'incontro, il presidente della Federazione, Luis Rubiales, ha firmato il documento con i capitani della nazionale femminile, Alexia Putellas, Patricia Guijarro e Irene Paredes. All'evento erano presenti tutte le giocatrici e lo staff tecnico della nazionale spagnola. Dopo USA e Brasile tra tutte, anche la Spagna dunque ottiene la parità salariale.
Paredes: "Giornata storica. Grazie a tutti"
Dopo l'ufficialità, la giocatrice Irene Paredes ha rilasciato le prime dichiarazioni: "È una giornata storica. A nome di tutte le giocatrici voglio ringraziare la RFEF e il presidente Luis Rubiales per gli sforzi fatti. Questo rafforza l'impegno della RFEF con le giocatrici e la nazionale femminile spagnola - ha dichiarato la calciatrice spagnola - Apprezzo il supporto di FUTPRO (sindacato, ndr) in tutto ciò. Continueremo a dare la vita per questa maglia". Non solo Paredes, al termine dell'incontro ha parlato anche Luis Rubiales, presidente della Federcalcio spagnola: "È un giorno importante. L'accordo che abbiamo firmato oggi è fondamentale per il mondo del calcio. Abbiamo chiuso un accordo quinquennale che si spera valga per i prossimi Mondiali, Europei e anche per i Giochi Olimpici. Dobbiamo promuovere lo sport femminile, lavoriamo per ridurre le distanze con quello maschile. Lavoriamo dal 2018 affinché le giocatrici beneficino dei loro diritti di immagine".