Roma-Fiorentina: l'altra Supercoppa promette spettacolo

Roma e Fiorentina si affronteranno il 6 gennaio allo stadio Picco di La Spezia per il primo trofeo della stagione. Se la squadra giallorossa è ormai frequentatrice assidua in Supercoppa con la partecipazione per il quinto anno di fila, le 'Viola' tornano a disputare la finale a distanza di quattro anni. Ma andiamo con ordine. Entrambe le squadre hanno punti forti a favore, sarà una sfida certamente equilibrata e avvincente. Cerchiamo allora di arrivare all’Epifania con un quadro più chiaro di come si presenteranno le due contendenti. ROMA - 1 SUPERCOPPA SU 5 Dopo le sconfitte in semifinale nel gennaio 2021 a Chiavari contro la Juventus e nel gennaio 2022 a Latina contro il Milan, in Supercoppa è arrivata la prima e finora unica vittoria a novembre 2022 al Tardini di Parma contro la Juventus, dove a decidere la sfida sono stati i calci di rigore. Nel gennaio scorso poi sempre contro la Juve, la Roma è stata sconfitta 2 a 1 allo Zini di Cremona. ROMA - STAGIONE IN CORSO La Roma continua a confermarsi come una delle migliori squadre italiane. Dopo che l’anno scorso ha vinto il secondo scudetto consecutivo condito dal successo in Coppa Italia, oggi in campionato si trova al secondo posto con 7 punti di ritardo dalla Juventus. Ci sono ancora 5 giornate da disputare e poi la poule scudetto per assegnare il titolo. Mentre dalla Champions League è dovuta uscire di scena, nonostante il secondo posto conquistato con 9 punti a pari merito con il Wolfsburg, ma con la differenza reti che ha premiato le tedesche. ROMA - PRECEDENTE RECENTE La squadra di Alessandro Spugna è in corsa anche per la Coppa Italia, con i quarti di finale che le giallorosse giocheranno contro il Napoli a metà gennaio. E proprio la Coppa Italia vinta nella passata stagione ci riporta alla sfida del 6 gennaio. Il 24 maggio scorso, infatti, all’Orogel Stadium di Cesena, Roma e Fiorentina si sono espresse con il loro miglior calcio in una match diventato entusiasmante con il 3 a 3 dei tempi regolamentari. La Fiorentina si era portata avanti 3 a 1 grazie a Hammarlung che ha aperto le marcature prima del momentaneo pareggio di Giacinti, poi la doppietta di Janogy sembrava aver già consegnato la coppa alle 'Viola'. Ma prima Minami e poi Viens al 90° hanno portato la partita ai tempi supplementari e poi ai rigori. Dagli undici metri per la Roma ha sbagliato solo Sønstevold, mentre per la Fiorentina sono stati fatali gli errori di Agard e Severini. ROMA - LA PICCOLA MESSI La Roma ha la rosa più competitiva nel confronto tra le due squadre, a cominciare dalla difesa con la capitana della Nazionale Elena Linari e la giapponese Minami che rendono il reparto difensivo davvero solido. A centrocampo l’ex Lione e Bayern Monaco Saki Kumagai è una certezza, così come Manuela Giugliano, sempre più protagonista con i suoi 6 gol in Serie A che la rendono anche la miglior marcatrice giallorossa. E poi in attacco insieme a Valentina Giacinti gioca Giulia Dragoni che qualche giorno fa ha ricevuto il Best Italian Golden Girl 2024, premio per la miglior calciatrice italiana Under 21. La sua storia è già straordinaria nonostante la ragazza abbia solo 18 anni. Giulia è nata a Milano il 7 novembre del 2006. Ha iniziato a giocare a calcio dapprima nella Franco Scarioni, squadra del quartiere milanese dell’Ortica, e poi dal 2015 alla Pro Sesto, a Sesto San Giovanni. Fino ai 13 anni ha fatto parte di squadre miste, poi qualcosa doveva per forza cambiare. Anche se i suoi compagni non volevano certo che se ne andasse: Giulia era fortissima e in squadra l’avevano soprannominata “La piccola Messi”. E’ l’Inter a notarla nel 2020: a soli 14 anni viene subito promossa nella squadra Under 19. Poi il 20 novembre 2022, a 16 anni appena compiuti, fa il suo esordio in Serie A, proprio - guarda un po’ - contro la Fiorentina in un match terminato 0-0. Ma la vera grande occasione arriva dopo qualche mese, a gennaio 2023, quando a chiamarla è il Barcellona, con la proposta di un contratto fino al 2025 che le permette di diventare così la prima calciatrice straniera della Masia. Con la squadra B del Barça vince la Segunda Division segnando quattro gol, di cui due nella partita decisiva per il titolo contro il Juan Grande. Poi arriva il passaggio in prima squadra: a 17 anni e 19 giorni la centrocampista azzurra è così diventata la più giovane straniera a esordire con la maglia del Barcellona, togliendo il record proprio a Lionel Messi. E questo non è l’unico record di Giulia. Durante i Mondiali in Australia e Nuova Zelanda ha giocato nella partita vinta dall’Italia 1 a 0 contro l’Argentina, diventando la più giovane a giocare un mondiale femminile . Ma soprattutto, quasi un anno e mezzo prima di Beppe Bergomi e dieci mesi prima di Gianluigi Donnarumma, a soli 16 anni, otto mesi e otto giorni, è diventata l’azzurra più giovane ad aver disputato una partita di un campionato del mondo, battendo il record che apparteneva da 32 anni all’allenatrice che la fece esordire in serie A, Rita Guarino. In estate Giulia Dragoni ha rinnovato il proprio contratto con il Barcellona fino al 30 giugno 2027 ed è stata poi girata in prestito alla Roma fino a fine stagione. FIORENTINA - LUOGO DEL CUORE La Spezia fa sorridere la Fiorentina, luogo in cui è avvenuto l’unico trionfo in Supercoppa per le 'Viola'. Fu Ilaria Mauro nel 2018 a decidere al 68° la sfida contro la Juventus. Di quella Fiorentina oggi sono rimaste solo Alice Tortelli, capitana viola, e Stephanie Breitner. Di Supercoppa poi la squadra di Firenze ne ha giocata un’altra a Chiavari quattro anni fa dove, invece, è arrivata la sconfitta in finale contro la Juventus con la doppietta di Barbara Bonansea. Fiorentina che in quella occasione , aveva battuto in semifinale il Milan. FIORENTINA - VOGLIA DI RIVINCITA La Fiorentina è alla ricerca della rivincita dopo la finale di Coppa Italia persa ai rigori il 24 maggio a Cesena. L’inizio di stagione incoraggiante permette alla squadra di De La Fuente, cognato di Javier Zanetti , di pensare positivo. La Fiorentina l’anno scorso ha raggiunto il terzo posto in classifica in campionato alle spalle di Roma e Juventus, piazzamento che le ha consentito di giocare le qualificazioni alla Women’s Champions League. Nel primo turno le viola si sono ottimamente distinte uscendo vincitrici del Gruppo 1 con la vittoria sul Brøndby prima e sull’Ajax poi . Purtroppo il sorteggio del secondo turno è stato malevolo e la Fiorentina ha perso malamente contro il Wolfsburg, 7-0 al Viola Park e 5-0 il ritorno in Germania. Dall’uscita di scena in Europa per le 'Viola' è arrivato un buon percorso in campionato, dove al momento occupano la quarta posizione con 26 punti a sole due lunghezze da Roma e Inter seconde. FIORENTINA - TRE SCONFITTE 8 vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Questo il ruolino di marcia della Fiorentina in campionato. E le tre sconfitte, guarda caso, sono arrivate nelle due sfide già disputate contro la Juventus capolista: 4-0 a Vinovo il 30 settembre, proprio 5 giorni dopo la seconda sconfitta contro il Wolfsburg con il morale sotto terra, e poi il 3-0 bianconero al Viola Park nell’ultima di campionato del 15 dicembre prima della sosta natalizia e prima di questa importante occasione in Supercoppa del 6 gennaio. La terza sconfitta in Serie A è arrivata proprio contro la Roma nella capitale. Ma se la Juventus è risultata ingiocabile, almeno per il momento, l’1-0 di Giada Greggi con cui si sono imposte le giallorosse ha lasciato aperti gli spiragli della speranza di potersela giocare alla pari. FIORENTINA - È TUTTO 'VERO' La Fiorentina dovrà vedersela con giocatrici di alto livello tecnico, come le sopraccitate Giugliano e Dragoni, ma dalla sua avrà tutta l’esperienza di una calciatrice capace di cambiare le sorti di una squadra. Verónica Boquete Giadans in carriera ha giocato in tre continenti e otto Stati diversi: Spagna, Francia, Germania, Svezia, Italia, Cina, Russia e Stati Uniti. Ha passato la palla a Caroline Seger, Megan Rapinoe, Alex Morgan, Jenni Hermoso e a Marta Da Silva, “la calciatrice più forte della storia”,come ha detto Boquete in un’intervista recente. In Europa ha vinto due titoli nazionali e la Uefa Women’s Champions League nel 2015 con il Francoforte. Lucida nelle scelte di gioco, fantasiosa quando serve, carismatica e intelligente e con un’inarrestabile voglia di vincere sempre. Queste le sue doti migliori. 'Vero' è una delle migliori calciatrici spagnole della sua generazione, in un periodo in cui la Spagna sta dominando nel calcio femminile a livello europeo: la Nazionale iberica è campione del mondo in carica e le ultime quattro giocatrici che hanno vinto il Pallone d’oro sono calciatrici spagnole del Barcellona . Nella sua carriera 'Vero' ha dato molto al calcio, ma anche perso tanto. Soprattutto in Nazionale. Proprio lei ha trainato il gruppo delle 23 calciatrici che nel 2015, dopo l’eliminazione dal Mondiale in Canada, ha chiesto a gran voce le dimissioni del Ct Ignacio Quereda, accusato di abusi verbali e insulti continui. L’iniziativa fu proficua, l’esonero arrivò, ma la federazione spagnola ha probabilmente visto in 'Vero' una minaccia sempre accesa e questo ha portato a un lento allentamento della centrocampista dalla sua Nazionale. Boquete si è data molto da fare per dare luce alle donne nel pallone e una sua petizione di qualche anno fa ha spinto EA Sports a introdurre il calcio femminile nel gioco FIFA. Tutto sommato, in carriera ha raccolto più soddisfazioni che sconfitte e il riconoscimento più grande è arrivato dalla sua città di nascita: Santiago de Compostela. La città spagnola nel 2018 le ha intitolato il proprio stadio, rinominato in Estadio Vero Boquete de San Lazaro. Quest’anno poi Veronica ha concluso il Master Uefa MIP ed è per ora l’unica giocatrice ancora in attività a esserci riuscita. Boquete pensa già a quella che sarà la sua seconda carriera, ma intanto si gode una nuova giovinezza alla Fiorentina. In Serie A ha il primato di assist e la sua eterna voglia di vincere non sembra voler abdicare. E’ quasi sempre riuscita a vincere ovunque abbia giocato. Mancherebbe un trofeo proprio qui, in Italia.

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Gaia Brunelli