Kanté, la sua evoluzione dalla nona divisione francese alla Champions League
"Il settanta per cento della terra è coperta dall'acqua, il resto da N'Golo Kanté". Dieci anni fa giocava coi dilettanti e andava agli allenamenti con un monopattino elettrico. Oggi i tifosi lo candidano come prossimo Pallone d'Oro. Ritardi, professione contabile, un coro tutto per lui, timidezza e citazioni: l'ascesa dell'instancabile centrocampista silenzioso
2010, NONA SERIE DEL CALCIO FRANCESE - La storia di N'Golo Kanté parte da molto lontano. Nel 2010, a 19 anni, giocava nell'FC Surenses, periferia di Parigi. La squadra dove era cresciuto calcisticamente da bambino. All'età in cui molti futuri big esordiscono nel grande calcio, lui era nove livelli lontano dalla Ligue 1.
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2012, TERZA SERIE - Proprio nel 2010 il primo scatto di carriera (non certo il primo in campo). Va al Boulogne e, nel corso del 2012-13, vive la sua prima stagione da titolare. Gioca nel Championnat National, la terza divisione del calcio francese. Kanté non poteva ancora permettersi un'auto, quindi - come riportato dal Sun - raggiunge spesso gli allenamenti su un monopattino elettrico.
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2013 e 2014, LIGUE 2 e LIGUE 1 - Al termine di quel campionato lo acquista il Caen. Al tempo il valore di mercato di N'Golo Kanté è di 50mila euro. Oggi vale mille volte di più. Nel nuovo club conquista subito la promozione e debutta in Ligue 1 nel grande calcio a 23 anni compiuti.
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PROFESSIONE CONTABILE - Lo aveva rivelato sempre il Sun: Kanté è anche un contabile qualificato. "Al Boulogne non ero un professionista, quindi ho continuato a studiare perché non ero sicuro di riuscire a guadagnarmi da vivere come calciatore". Oggi la sua qualifica resta principalmente una curiosità.
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2015, LEICESTER - Il 3 agosto del 2015 le foxes lo comprano dal Caen per 9 milioni di euro. Sarà un colpo stellare.
FENOMENO N'GOLO - Presto tutto il mondo del calcio si accorge del suo talento, silenzioso. Non è un giocatore che fa rumore fuori dal campo: introverso, umile. All'apparenza, può sembrare uno di quei centrocampisti di rottura che in campo spiccano raramente. Non lui: Kanté è ovunque. Instancabile. Un motorino al posto delle gambe. "Un giorno ti vedrò crossare la palla e andare a colpire quella stessa palla di testa" disse Ranieri.
CAMPIONE D'INGHILTERRA - A fine anno arriva uno dei più clamorosi successi della storia recente (e non) del calcio. Il piccolo Leicester vince la Premier League. Kanté è tra le stelle insieme a Vardy e Mahrez. Nasce l'altra citazione: "Il settanta per cento della terra è coperto dall'acqua, il resto da N'Golo Kanté".
2016, CHELSEA - La scalata di Kanté prosegue. I blues lo pagano quasi 36 milioni di euro. Acquisto azzeccato.
TOP PLAYER - Kanté lo è ormai a tutti gli effetti. "Può giocare in qualsiasi posizione a centrocampo. Stiamo parlando di un giocatore straordinario, un top player". È l'identikit tracciato da Antonio Conte, il suo nuovo allenatore. Kanté non è solo corsa. Tecnica, mentalità, intelligenza tattica.
BACK TO BACK - E Kanté vince ancora. La seconda Premier consecutiva con due squadre diverse. Prima di lui c'era riuscito solo il portiere australiano Mark Schwarzer (Chelsea 2015 e Leicester 2016), ma senza giocare nemmeno un minuto con entrambi i club. Prima ancora altri (come Cantona, Leeds 1992 e Man United 1993), ma si trattava (nel 1992) ancora di vecchia First Divison.
RITARDI, NO TATUAGGI, LA MACCHINA E L'IDOLO LASSANA DIARRA - Capitolo Francia. Nel 2016 (tra Leicester e Chelsea), ecco l'esordio in Nazionale. N'Golo - che non ha tatuaggi e che guidava al tempo una normalissima Mini Cooper (a differenza delle supercar dei colleghi) - esordisce il 25 marzo subentrando a Lassana Diarra, da lui stesso indicato come proprio modello di riferimento. Curiosità: Kanté è un ritardatario. Proprio per scongiurare possibili multe un giorno arrivò al ritiro della Nazionale alle 6 del mattino.
UN CORO TUTTO PER LUI - Il Mondiale del 2018 - dopo aver vinto nel 2016 e nel 2017 due volte la Premier - è l'ennesimo attestato del suo talento. La Francia vince, lui ferma anche Messi. Tanto che in patria dedicano a N'Golo un coro personalizzato: N’Golo Kanté, il est petit, il est gentil, il a stoppé Leo Messi. Ovvero: "N'Golo Kanté, lui è piccolo, lui è gentile, lui ha fermato Leo Messi".
L'UMILTÀ DI KANTÉ - La Francia diventa campione del mondo il 15 luglio del 2018. In Russia è delirio bleus, ma per una foto di Kanté con la coppa del mondo in mano i fotografi dovranno attendere tanti minuti. Motivo? N'Golo è talmente timido che non aveva osato chiedere ai compagni di poter toccare con mano il trofeo. Sarà Nzonzi a notarlo e a consegnarlo nelle sue mani.
ALTRI TROFEI - Nel mentre Kanté vince anche una FA Cup e l'Europa League, nel 2018 e nel 2019.
LA FINALE DI CHAMPIONS COL CITY - Kanté è impressionante. Le sue statistiche ne sono la prova: nessun fallo commesso, dieci palloni recuperati (nessuno così tanti), mai dribblato. E ha vinto più contrasti aerei di ogni altro giocatore del Chelsea... pur essendo il più basso della squadra!
MIGLIOR GIOCATORE DELLA FINALE - A lui il premio. Solo altri sei centrocampisti avevano ricevuto lo stesso riconoscimento nella finalissima nel XXI secolo: Zidane, Deco, Gerrard, Xavi e Iniesta. Mica male.
KANTÉ È OVUNQUE - La sua "heatmap" lo dimostra. Lo disse un tempo Pogba: "Tutti sanno che Kanté può correre per undici giocatori, è ovunque".
LA SCALATA - Riassumento: Kanté ha vinto due volte la Premier, una l'FA Cup, la Champions, l'Europa League e un Mondiale. Una marea di premi individuali e presenze in squadre dell'anno.
- 2010: nona serie francese
- 2013: terza serie francese
- 2014: Ligue 2
- 2015: Ligue 1
- 2016: vince la Premier League
- 2017: rivince la Premier League
- 2018: vince l'FA Cup
- 2018: vince il Mondiale
- 2019: vince l'Europa League
- 2021: vince la Champions League
Ora merita il Pallone d'Oro?
