E' la richiesta choc della procura spagnola nei confronti del campione brasiliano, indagato per corruzione nell'ambito di un'inchiesta su presunti illeciti commessi nel suo trasferimento dal Santos al Barcellona. Oltre alla reclusione, anche una multa di 10 milioni
Due anni di reclusione e una multa di circa 10 milioni. E' la richiesta choc della procura spagnola nei confronti del campione brasiliano Neymar, indagato per corruzione nell'ambito di un'inchiesta su presunti illeciti commessi nel suo trasferimento dal Santos al Barcellona.
L'inchiesta contro Neymar padre e figlio e contro i due club, per presunta truffa e corruzione fra privati, era stata avviata in seguito a una denuncia del fondo di investimento brasiliano Dis, allora proprietario del 40% dei diritti del calciatore, e della federazione dei calciatori brasiliani. Lo scorso luglio l'accusa era stata archiviata dal giudice della Audiencia Nacional José de la Mata, secondo il quale nel mondo del calcio è "abituale" il precontratto firmato da Neymar con il Barcellona prima del suo trasferimento di tre anni fa. Un'altra corte ha però contestato l'archiviazione e ordinato lo scorso settembre la ripresa del procedimento. A inizio ottobre la Procura di Madrid aveva chiesto che gli indagati fossero processati. Oggi sono state rese note le richieste dell'accusa.
La stessa pena detentiva, riportano i media spagnoli, è stata chiesta come detto nei confronti del padre di Neymar, uno per la madre, tre per il presidente del Santos, Odilio Rodrigues e ben cinque perl'ex presidente blaugrana, Sandro Rosell.