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I dolori del giovane Rossi. Ma è solo sfortuna?

Liga

Alessia Tarquinio

Giuseppe Rossi si ferma ancora: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Dovrà stare lontano dal campo per almeno sei mesi. Siamo sicuri che sia solo sfortuna?

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Lo conoscete il detto “ho le gambe che fanno Giacomo Giacomo”?
Se la risposta è No, siete, beati voi, quelli che tutti chiamano Millennials e quindi utilizzate altre espressioni.
Se la risposta è Sì, avete millennials. Come me. E quindi, quando le gambe non vi reggono più, pensate a quel modo di dire che vi e’ stato tramandato di generazione in generazione .
Ecco, io oggi proporrei di cambiare il suddetto slang da anziano in "ho le gambe che mi fanno Giuseppe Giuseppe". Nessuno più di Pepito Rossi può esserne testimonial. Suo e, nostro, malgrado.
Io tutto questo accanimento contro le sue ginocchia, proprio non lo capisco.
Non ho una passione sfrenata per i numeri e non mi ricordo le date ma pur soffrendo di perdita di memoria a breve termine, so che il ragazzo ha dei santi in paradiso. Reparto fisioterapia.
1.041 giorni di malattia. Se non facesse il calciatore professionista, se non fosse il talento che è, rischierebbe il posto di lavoro. Adesso invece, dopo l’ennesimo infortunio, forse, sta pensando di licenziarsi.
Immaginate per un istante cosa può aver pensato nel momento in cui ha sentito crack, toc o qualsiasi altro rumore faccia un legamento crociato anteriore mentre si sta lesionando.
Dopo un ARGH e un SHIT (è pur sempre mezzo americano) avrà fatto un rapido calcolo: "Qui, minimo, mi ci vogliono sei sette mesi. Eh però, almeno sono stato originale, al sinistro mi mancava, ho fatto solo tre operazioni al ginocchio destro".

Se siete esperti di malocchio e amanti di statistica ecco il dettaglio:

 

Che sfortunato, Giuseppe.

Ma poi, sarà davvero solo sfortuna? Si può ancora parlare di cattiva sorte quando lo stesso fenomeno si ripete da anni? Strano che nessuno sia riuscito a capirci qualcosa. Nel 2017. Il record di Roberto Baggio che doveva eguagliare non era quello degli infortuni…Giuseppe, tu pensi sia solo sfortuna? Perchè se davvero fosse cosi, allora mettiti il cuore, e le ginocchia, in pace.

Se, invece, come sembra e come scrivi, pensi che la soluzione qualcuno sia in grado di trovarla – sai siamo nel “Calcio moderno”, con gli allenamenti specifici, la preparazione,i medici, i fisioterapisti, i nutrizionisti, i mental coach etc etc- please, Don’t give up.
Noi non saremo super esperti ma una cosa, che può aiutare, la sappiamo: ci piace vederti giocare a pallone. Ovunque tu lo faccia. Sei sempre un patrimonio italiano. Un po’ come quei monumenti che hanno bisogno di continue ristrutturazioni. Ma noi, ai lavori in corso, ci siamo abituati.