La squadra di Diego Simeone non stecca al debutto nel nuovo stadio. Contratti nel primo tempo, i colchoneros si sbloccano con la rete del piccolo diavolo. Il Barcellona torna a -4
ATLETICO MADRID-MALAGA 1-0
61' Griezmann
È tutto per Antoine Griezmann il primo urlo del Wanda Metropolitano. Il Malaga ci ha provato a rovinare la festa dell’Atletico Madrid, ma a inizio secondo tempo l’attaccante francese, alla prima vera occasione, non ha fallito. E così, il varo del nuovo stadio si compie nel modo migliore. Certamente migliore di quello dei suoi predecessori. I colchoneros non avevano vinto né al loro debutto nel vecchio Vicente Calderón (1966), né al battesimo dell’impianto precedente, il Metropolitano (1929). Nel nuovo Metropolitano, quello sponsorizzato dal gruppo cinese Wanda, che detiene il 20% del club, si rinnovano le vecchie abitudini casalinghe della squadra di Madrid: nessun gol subito, gol del piccolo diavolo e Simeone che finisce la partita aizzando il pubblico.
L’ansia della prima volta
Reduce dalla trasferta di Champions League di Roma – chiusa 0-0 grazie ai miracoli di Allison - Simeone sceglie un attacco leggero, con Correa che fa compagnia a Griezmann. I colchoneros non partono all’arrembaggio, anzi. Hanno sì il predominio del pallone, ma l’attenta fase difensiva del Malaga li tiene lontani dall’area di rigore. Col passare dei minuti, e il gol che non arriva, l’ansia da prima volta della squadra di casa rischia di fare brutti scherzi. Ad andare più vicini alla rete, infatti, sono gli avversari, con Borja Baston che, dopo aver superato in contropiede capitan Gabi, calcia col sinistro ma trova l’opposizione in uscita di Oblak, bravo a chiudere lo specchio. La stella dell’Atletico, Griezmann, va all’intervallo dopo aver toccato solo 13 palloni, meno di chiunque altro, e nessuno nell’area di rigore avversaria.
Il solito Atletico
Per dare la scossa ai suoi, Simeone sostituisce Thomas con Carrasco, che si piazza a sinistra. Proprio da uno scambio tra lui e Filipe Luis nasce l’azione che permetterebbe subito a Koke di segnare, se l’uscita del portiere Roberto Jiménez non fosse così tempestiva. Ma è tutto un altro Atletico quello che scende in campo nel secondo tempo. Senza paura, grintoso e intenso. Come da paradigma. E dopo un quarto d’ora, ecco Griezmann. Correa fa impazzire Ricca sulla fascia destra e serve il francese: demi-volée letale e palla all’angolino. Centrato il vantaggio, i madrileni non hanno fretta di raddoppiare. Un gran rischio, perché al 90’ Diego Rolán impegna seriamente Oblak con un destro violento, che il portiere mette sopra la traversa. Ma il risultato non cambia: tre punti per l’Atletico, che tiene il passo del Barcellona e torna a -4.